
Parlando di un ex viola che è da poco tornato sul campo del Franchi per giocare in coppa Italia col suo Benevento, Labaroviola ha contattato in esclusiva Nicolò Manfredini.
Buongiorno Nicolò, sei stato tre anni a Firenze, che effetto ti ha fatto tornare?
“Molto sentimento anche a distanza di anni, posso dire di essermene andato definitivamente nel 2011 e ho vissuto il passaggio da ragazzo a uomo”.
Che Fiorentina hai visto?
“Una squadra ed un ambiente totalmente rilanciato da Italiano. Anche contro di noi, pur non essendo una serata da motivazioni forti, hanno dimostrato di poter segnare ogni qualvolta lo volessero. Poi siamo stati bravi anche noi nel rimanere in partita, nel computo totale sono stati anche fortunati trovando un Rosati in gran spolvero”.
Chi ti ha più impressionato?
“Dire Vlahovic sarebbe scontato, ha giocato solo un quarto d’ora ma la sua motivazione era massimale. Cito Sottil, ha uno strappo da fermo capace di lasciare sul posto qualsiasi avversario, può avere un grande futuro”.
Cosa ti ha lasciato l’esperienza a Firenze?
“Grande stima delle persone, in primis il nostro mister Cadregari, poi un gruppo di ragazzi fantastici che in taluni casi potevano fare anche di più in carriera, penso a Tagliani, Pettinari e Brivio. Mi è capitato di ritrovare alcuni di loro in carriera e con grande piacere”.
Marco Collini