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Solo parole grosse in Juve-Fiorentina, nessuna minaccia: ecco il retroscena tra Pasqua-Antognoni-Pradè-Barone

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Solo parole grosse in Juve-Fiorentina, nessuna minaccia: ecco il retroscena tra Pasqua-Antognoni-Pradè-Barone

Redazione

6 Febbraio · 11:17

Aggiornamento: 6 Febbraio 2020 · 11:18

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Ma che c… hai fatto, hai rovinato la partita», gli avrebbe urlato Daniele Pradè. «Ma che c… vuoi tu», sarebbe stata la risposta dell’arbitro, Fabrizio Pasqua. Quello successo davanti e dentro lo spogliatoio dell’arbitro, dopo Juventus-Fiorentina, potrebbe valere meno della multa da 55 mila euro comminata ai dirigenti viola.  Il documento del giudice sportivo parla di «epiteto grave- mente offensivo» da parte di Giancarlo Antognoni, di «atteggiamento minaccioso e aggressivo urlato al Direttore di gara» da Pradè e di «frasi gravemente offensive» pronunciate da Joe Barone nella stanza degli arbitri. Dalla ricostruzione fatta incrociando il racconto di testimoni, che si trovavano vicino allo spogliatoio degli arbitri, emerge la scena di uno scontro teso, fatto di parole grosse, davanti a una decina di persone, ma senza i toni aggressivi di cui si parla nel documento federale. Sarebbe stata una scena di tensione come tante, già successe almeno altre due volte all’Allianz Stadium in questa stagione. Subito dopo il fischio finale, Pradè e Antognoni sono scesi per dirigersi verso lo spogliatoio dell’arbitro. Lì, preceduto da alcuni giocatori, hanno visto arrivare Pasqua con i suoi assistenti. Il direttore sportivo a voce alta, in tono romanesco, si è rivolto all’arbitro urlandogli davanti a tutti «ma che c… hai fatto?». Pasqua, sorpreso dal tono, ha risposto stizzito «ma che c… vuoi tu», prima di essere abbracciato da uno degli assistenti, Alessandro Lo Cicero, e portato dentro gli spogliatoi. Mentre la porta si stava chiudendo, Antognoni ha urlato «ma vaf…». Non sarebbe successo nient’altro. Poi è comparso Joe Barone, accompagnato dal team manager, Alberto Marangon. L’italoamericano ha bussato alla porta dell’arbitro ed è entrato. I toni erano concitati, ma Barone, dopo aver ringraziato la ter- na come protocollo, avrebbe chiesto una spiegazione tecnica dettagliata sul perché avessero confermato il secondo rigore, dopo averlo visionato al Var. Pasqua gli avrebbe fornito le spiegazioni, Barone è rimasto perplesso, ma la storia sarebbe finita lì. A riportarlo è Il Corriere dello Sport.

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