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Sentite La Nazione: “Biraghi aspetta solo che Pioli lo chiami per dirgli di tornare alla Fiorentina”

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Sentite La Nazione: “Biraghi aspetta solo che Pioli lo chiami per dirgli di tornare alla Fiorentina”

Redazione

11 Giugno · 11:58

Aggiornamento: 11 Giugno 2025 · 11:58

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Aspetta solo che il telefono gli squilli. E che dall’altra parte della linea ci sia Stefano Pioli, pronto a comunicargli l’inizio della sua seconda avventura sulla panchina viola. Deve essere più o meno questo lo stato d’animo con cui sta convivendo in queste ore Cristiano Biraghi, attualmente in vacanza ma diviso tra la prospettiva di rimanere al Torino dopo sei mesi positivi ma anche il sogn
– manifestato a tante persone a lui vicine nell’ultimo weekend trascorso a Firenze – di riallacciare con la Fiorentina quel filo che troppo bruscamente si è interrotto lo scorso gennaio per volontà di Raffaele Palladino.

Il tecnico di Mugnano, che aveva iniziato una profonda opera di ristrutturazione dello spogliatoio con la cessione anche di Quarta, adesso però non c’è più e la possibilità che in viola possa tornare quel mister che lo ha fatto più di ogni altro maturare (Pioli, appunto) e che – in attesa di un club manager – necessiterà di una figura di riferimento in vista di un ciclo tutto nuovo potrebbe essere la motivazione più forte in grado di spingere l’ex capitano a vestire ancora la maglia viola (fatta salva la volontà del Torino di riscattarlo per 100mila euro: sul tema, per ora, i granata tacciono). Un’ipotesi, quella che è tuttora al vaglio dell’area sportiva (e del mister in pectore stesso), che nelle ultime ore è stata presa in seria considerazione.

Tre le motivazioni che potrebbero favorire il clamoroso ritorno di Biraghi: l’utilità di una figura esperta all’interno di una squadra che subirà cambiamenti, l’appoggio del tifo organizzato (che più di qualche coscienza pare aver gia smosso con i vari capitoli della sua protesta) e la volontà da parte del club – e del ds Pradè in primis – di ritrovare consensi che già in parte potrebbero tornare con la nomina di Pioli come allenatore. Il resto poi sarà frutto della diplomazia, con il terzino che sarà eventualmente chiamato a far presente al Torino di voler tornare «a casa». Lo scrive La Nazione nell’edizione odierna

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