10 Novembre 2025 · Ultimo aggiornamento: 15:56

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Scugnizzo Viola: “La mano di Vanoli si è già vista. Chi non è contento, si facesse da parte”

Lo Scugnizzo Viola

Scugnizzo Viola: “La mano di Vanoli si è già vista. Chi non è contento, si facesse da parte”

Francesco Pistola

10 Novembre · 15:26

Aggiornamento: 10 Novembre 2025 · 15:26

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Contro il Genoa un 2-2 che vale più di un punto. Finalmente una squadra viva, guidata da un allenatore che lotta come un tifoso

Il pensiero post gara dell’irriverente Scugnizzo Viola

La mano di Vanoli si è già vista.
E non serviva aspettare mesi per capirlo: bastava guardarlo ieri, un leone in panchina, a urlare, gesticolare, spingere i suoi come se fosse ancora in campo. Finalmente un allenatore che trasmette grinta, cuore e presenza. Non silenzi e rassegnazione come il sagrestano Pareggioli.

Dopo settimane di silenzi, rassegnazione e sguardi vuoti, la Fiorentina ha reagito. Sì, perché a Marassi contro il Genoa, finita 2-2, si è vista una squadra viva, anche se ancora troppo fragile dietro. Ma viva.

Il Genoa era passato in vantaggio su una palla gettata in mezzo da Aaron Martin — piede dolce e velenoso — con Ostegaard pronto a insaccare. Forse De Gea poteva uscire, forse no, ma resta il fatto che quella difesa è ancora da registrare.
La Fiorentina però ha risposto subito: rigore guadagnato e trasformato con freddezza da Gudmundsson. E poi, la rimonta. Una bella azione, costruita con pazienza e cattiveria, partita dal centrocampo e finalizzata da Piccoli dopo l’assist preciso di Sohm. Sul 2-1 sembrava che la partita fosse in discesa. Sembrava.

Poi, il solito blackout. Un’altra distrazione colossale e arriva il 2-2 che ci lascia con l’amaro in bocca. Peccato, perché anche De Gea — che aveva parato un rigore e salvato il risultato al 93’ — nell’occasione del pareggio ha sbagliato insieme a tutta la linea difensiva.

Ma, al di là del risultato, è cambiato l’atteggiamento.
Vanoli ha portato energia, ha portato rabbia. Si è preso pure un giallo, ma a noi tifosi piace così: vogliamo vedere tutti lottare per la maglia, dall’allenatore fino all’ultimo dei magazzinieri.

Ora arriva la sosta, e con essa 15 giorni preziosi per lavorare, per sistemare la difesa e per trasmettere definitivamente le sue idee.
La classifica resta drammatica: ultimo posto, appena 5 punti. Ma per la prima volta dopo tanto tempo si intravede una scintilla.

La speranza è che da questa scintilla nasca un fuoco vero, quello della Fiorentina che lotta e non molla mai.
E se qualcuno, tra i giocatori, non ha più voglia di combattere, che si faccia da parte: in campo devono restare solo quelli che credono nella salvezza e in questa maglia.

Perché la Fiorentina, anche dal fondo della classifica, può rialzarsi.
Con Vanoli, con la grinta, e con noi tifosi che non smetteremo mai di crederci.

JAMME PAOLE’!!!

Lo Scugnizzo Viola

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