Il deputato del Partito Democratico ed esponente regionale toscano, Emiliano Fossi, è intervenuto a Pancia a Terra per fare chiarezza sulla situazione dello stadio Artemio Franchi e sul momento vissuto dalla Fiorentina. Fossi ha ricordato come la decisione di puntare sulla ristrutturazione dell’impianto sia stata ponderata e inevitabile:
“Si è scelta la strada di ristrutturazione del Franchi, abbandonando ogni pista alternativa (una poteva essere la costruzione di un impianto ex novo), e credo che quella percorsa dall’amministrazione Nardella fosse l’unica strada possibile. Chiaramente ci potevano essere degli inciampi riferibili a tempistiche e adempimenti, si sapeva fin dall’inizio. Io credo che ce la faremo, però è un passaggio con elementi di sofferenza e difficoltà. Resto fiducioso”.
Il deputato comprende il malumore per i ritardi, ma invita a guardare al risultato finale:
“Perché alla fine l’obiettivo era ristrutturare una realtà importante di Firenze come lo stadio Artemio Franchi. Quest’intuizione di Nardella aveva l’attuale stadio come elemento di centralità, cioè, che fine fa il Franchi? Quindi il programma era dedicarsi in un impegno straordinario per trovare le risorse utili a ristrutturarlo. Alla fine tutti i problemi connessi si possono tranquillamente superare. Magari si dilazioneranno i tempi e questo -mi rendo conto- può far arrabbiare un po’ i tifosi della Fiorentina, però alla fine Firenze avrà uno stadio importante, all’altezza dei tempi che corrono e delle sfide che ci aspettano”.
Fossi si è poi soffermato sul periodo complicato dei viola, mostrando ottimismo per il lavoro del nuovo tecnico:
“Spero anche che la squadra si ripigli. Perché giustamente si parla tanto della questione stadio, ma ci sono anche i risultati… Dico la verità, sono molto fiducioso della cura Vanoli”.
