Questo ciò che scrive Benedetto Ferrara sulle pagine de La Repubblica:
“La buona notizia, si fa per dire, è che almeno adesso la Fiorentina ha davanti a sé un obiettivo preciso: salvarsi. Meglio così, perché se non hai qualcosa su cui concentrarti rischi di vagare nel vuoto e compicciare poco nulla. Certo, avremmo preferito viaggiare su altre strade, ma non è questione di ottimismo o pessimismo.
Si chiama realismo. Lo sa bene Prandelli. Bastone dopo Benevento, mezza carota dopo San Siro e soprattutto il coming out sui 40 punti. Vecchia storia. Ritrovarsi a parlare di salvezza a fine novembre in ogni caso è una novità, perfino per una Fiorentina che da anni naviga nelle nebbie della noia e della mediocrità. Di sicuro è chiaro a tutti che dare un senso a questa squadra prevede un lavoro duro.
E le qualità dei singoli c’entrano ben poco. Manca il fuoco dentro, la situazione si potrebbe riassumere così. Le cause? Diciamo che sono molteplici. Intanto mancano i leader. Chi sono? Ribery è in calo. Pezzella è un lottatore ma ha problemi fisici e un rinnovo lontano. Castrovilli ha perso il sorriso e un po’ di fantasia. E poi è giovane. Callejon è il ricordo sfocato di se stesso, almeno per ora.
Poi: due esterni offensivi vintage (senza alternative) e un centravanti che non c’è. Per non dire del fatto che la società con l’affare Chiesa ha dato un segnale chiaro: chi se ne vuole andare prego si accomodi. Ok, queste le premesse. Ma solo per dire che la società e il tecnico hanno da lavorare non poco. E i giocatori anche.”
LA FIORENTINA DICE NO A CAICEDO. IDEA LLORENTE. LO HA CONSIGLIATO CALLEJON A PRADE’
LA FIORENTINA DICE NO A CAICEDO. IDEA LLORENTE, LO HA CONSIGLIATO CALLEJON A PRADÈ