Riflettori su Sofyan Amrabat. Il centrocampista della Fiorentina, e perno di un Marocco a un passo dagli ottavi in Qatar, è stato esaltato niente meno che dal suo ct Hoalid Regragui. «Fidatevi di me, Amrabat è un calciatore di livello mondiale – ha detto il ct – È un giocatore chiave nei miei schemi. Mi aspetto che si trasferisca in uno dei maggiori club europei dopo questo mondiale». A gennaio di quest’anno, dal momento che Amrabat era finito ai margini, alcuni club si erano interessati a lui. Tra questi anche il Tottenham di Antonio Conte, che aveva chiesto di approfondire la situazione.
Così nei giorni in cui tutto il mondo scopre le qualità, gli addetti ai lavori iniziano a prendere confidenza con quel che potrebbe essere il suo futuro. La Fiorentina, da questo punto di vista, si ritiene tranquilla. Per due motivi. Il primo riguarda il suo rapporto col club: Amrabat è riconoscente nei confronti di Commisso e della dirigenza viola, che ha sempre puntato su di lui anche nei momenti più complicati. Sarebbe stata questione di tempo, si ripeteva il calciatore, e poi tutto sarebbe tornato a girare come previsto. Il secondo motivo invece affonda la sua logica nel contratto: fino a giugno 2024, vero, ma con un’opzione a favore del club per estenderlo fino al 2025. Dunque non così imminente come scadenza. Poi è chiaro e ragionevole che una volta terminato il Mondiale, qualsiasi sarà l’esito del Marocco (e dunque di Amrabat), la Fiorentina vorrà incontrarsi col giocatore per sedersi a un tavolo e discutere di come ritoccare e prolungare il contratto. Lo scrive Repubblica.
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