8 Ottobre 2025 · Ultimo aggiornamento: 17:46

Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
Quando Mazzarri era capitano e numero dieci alla Fiorentina Primavera. Imitava Antognoni…

Walter Mazzarri

Rassegna Stampa

Quando Mazzarri era capitano e numero dieci alla Fiorentina Primavera. Imitava Antognoni…

Redazione

26 Ottobre · 12:28

Aggiornamento: 26 Ottobre 2018 · 12:28

Condividi:

Era l’estate 1979 quando Mazzarri arrivò nelle giovanili della Fiorentina dal Follonica: per lui, livornese di San Vincenzo, è stato come toccare il cielo con un dito. «Quando ero piccolo tifavo Fiorentina, il mio campione era Giancarlo Antognoni. Crescendo ho tifato solo per le mie squadre», ricordò molti anni più tardi WM.

Il giovane Walter portava con sé un talento cristallino: ottima visione di gioco, gran tiro dalla distanza, tecnica da vendere e, già allora, personalità. «Era uno bravo, poteva fare una grande carriera», hanno sottolineato spesso i dirigenti di quella Fiorentina.

Non era tutto: Nenè, l’allora tecnico della Primavera, gli consegnò maglia numero 10 e fascia da capitano. A centrocampo, Walter faceva di tutto perricordare Antognoni:stessa capigliatura, andatura, movenze e la classe non gli mancava. Era la stella di una Primavera che nel 1979-’80 centrò la doppietta scudetto-Coppa Italia. A Firenze erano gli anni del regno di Antognoni, e non passò troppo che al giovane Walter incollarono il soprannome del nuovo Antognoni. «Le etichette non mi sono mai piaciute. Io l’ho vissuto sulla mia pelle: dicevano che ero come Antognoni, quella è stata la mia croce».

Il grande Giancarlo gli sbarrò di fatto l’accesso in prima squadra E in Serie A con la Fiorentina Mazzarri non esordì mai. «Non ho mai avuto il coraggio di farli giocare insieme – confessò un giorno Giancarlo De Sisti, chiamato nel gennaio 1981 sulla panchina viola – forse Mazzarri è stato una mia vittima. Ma la carriera di allenatore lo ha poi ripagato». Andò proprio così: la stella dell’appena maggiorenne Mazzarri non brillò in prima squadra e quel paragone con Antognoni, che da lì a poco divenne uno dei campioni del mondo dell’82, si trasformò in una barriera insormontabile.

«Mazzarri ebbe la sfortuna di incontrare me sulla sua strada –ha più volte raccontato Antognoni –, e ciò gli comportò una certa difficoltà a essere inserito in prima squadra. Si parlava molto bene di lui, da calciatore meritava di più: avremmo anche potuto giocare insieme perché le nostre caratteristiche non erano proprio identiche. Da allenatore, Mazzarri ha avuto le soddisfazioni che gli sono state tolte da calciatore: è diventato un vero 10 della panchina».

La Gazzetta dello Sport

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Testata giornalistica | Autorizzazione Tribunale di Firenze n.6004 del 03/11/2015
Edimedia editore | Proprietario: Flavio Ognissanti | P. IVA: IT04217880717
CHI SIAMO

© Copyright 2020 - 2025 | Designed and developed by Kobold Studio