Il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè è intervenuto su Rtv38 al Salotto dello Sport, queste le sue parole che hanno toccato tutti i temi di attualità di casa viola:
“In questo momento manca alchimia con la gente, il Covid ci ha tolto tanto. I giocatori, soprattutto quelli nuovi non sanno cosa sia Firenze e cosa significhi giocare al Franchi. Non sentire il pubblico ci penalizza, ci manca quella spinta. Noi siamo delusi da quanto sta accadendo, in primis il presidente Commisso che vi posso garantire, è molto deluso anche dalla critiche che si sta ricevendo ma Joe Barone mi ha assicurato che questo farà dare ancora più battaglia a Rocco.
La colpa di Commisso probabilmente è stata quella di aver scelto le persone sbagliate, tra cui il sottoscritto. Mi prendo tutte le responsabilità del caso, sono il primo colpevole. Dopo di me la squadra, una squadra che ho scelto io. Anche i giocatori che ho trovato qui potevano andar via ma ho deciso io di farli restare e di puntare su di loro. Ho sentito dire che questa squadra non ha leader e non ha personalità. Non è vero. Gente come Caceres, Ribery, Pezzella, Borja Valero hanno fatto guerre sportive e hanno personalità da vendere. Nello spogliatoio non abbiamo questo problema. Abbiamo 14 nazionali.
L’attacco? I numeri sono sotto gli occhi di tutti. In estate abbiamo deciso di puntare sui nostri tre giovani che potevano esplodere da un momento all’altro. Tutti e tre i nostri attaccanti hanno ricevuto grosse offerte che abbiamo rifiutato. Per Kouamè c’è stata una grande offerta della Roma. Adesso con i se e con i ma è facile parlare ma la scelta è stata condivisa da tutti. Sarebbe piaciuto anche a me avere gente come Milik. Dobbiamo avere il coraggio di non mollare e di proseguire su queste scelte. Siamo solo alle nona giornata di campionato. Sento dire che manca gente che sa di calcio, ma io, Antognoni, Dainelli e tutto lo scouting siamo gente di calcio. Anche Joe Barone lo è, gestisce da anni i New York Cosmos.
Cutrone? Nessun allenatore ha mai avuto ordini di non schierare il giocatore. Abbiamo un accordo che prevede un obbligo di riscatto a 16 milioni che scatta a 26 partite giocate da titolare. Se non ha giocato non è stato un discorso di questo genere. Lo sa benissimo il ragazzo e gli allenatori che abbiamo avuto. Sapete come funziona, se il problema fosse stato il riscatto, alla partita numero 25 da titolare lo avremmo messo fuori ma cosi non è.
Ribery fino ad ora non ha mai giocato al 100%. Ha avuto un problema ai flessori ma vi vorrei far vedere un video che ci ha mandato alle 19 in cui corre a casa sul tapis roulant. Anche a Ribery manca l’amore e l’affetto della gente allo stadio. Sono giocatori che vivono di questo.
Pedro? I gol contano ovunque, anche in terza categoria. La formula sulla sua cessione è chiara. Si tratta di un prestito con diritto di riscatto che scade il 30 dicembre. Quindi il Flamengo ha la possibilità entro questa data di riscattare il calciatore. Noi abbiamo la possibilità di pareggiare l’offerta per lui entro 48h in caso di offerta di un’altra società. Abbiamo in Brasile nostri collaboratori che ci dicono passo passo il cammino di Pedro.
Attaccante a gennaio? Vorrei sapere chi vende i propri attaccanti a gennaio. Ilicic? A Firenze prendeva insulti sempre, dopo quattro mesi voleva andare via. Sottil? Abbiamo trovato l’allenatore giusto per farlo crescere. Su di lui abbiamo il controriscatto.
Iachini è stata una scelta condivisa basata sulla meritocrazia, ha fatto un grande lavoro. Altri nomi? Il mio compito è anche quello di sondare altri nomi. Prandelli ci ha colpito per il suo amore e la sua voglia. Conosce questa città e questo ambiente come nessuno. Ha grande voglia di riscatto. Sarri e Spalletti? Il mio lavoro è quello di sentire tutti. Chiesa? Non sono stato io a decidere di venderlo l’ultimo giorno di mercato. Le cose si fanno in due. Callejon? Sarebbe arrivato anche in caso di permanenza di Chiesa.
Nel nostro monte ingaggi ci sono anche i milioni degli esuberi come Montiel, Saponara ed Eysseric che sono tutti ragazzi meravigliosi che si stanno mettendo a disposizione e ci possono essere utili come lo è stato Montiel ad Udine. Lo scorso anno Montiel è stato mandato in prestito in Portogallo da un tecnico che conosco bene che mi ha detto che è molto forte tecnicamente ma che deve crescere fisicamente. Proveremo a far fare un percorso di crescita al ragazzo.
I nostri giocatori stanno bene a Firenze, vivono bene, vengono pagati regolarmente. Hanno un premio Champions, un premio Coppa Italia e un premio Europa League. Questa città mette pressione, ma gliela mettiamo anche noi. La critica sulla squadra che ha avuto due giorni liberi? Ridicola, giochiamo lunedi scorso e ieri la squadra era al centro sportivo per i tamponi, per fare forza e per cenare insieme. Ritiro? Essendo spesso in bolla è come se la squadra sia sempre in ritiro”
FLAMENGO SUL BARATRO, NON HA SOLDI PER RISCATTARE PEDRO. PUÒ TORNARE ALLA FIORENTINA
Flamengo sul baratro economico, non ha soldi per riscatto. Pedro può tornare alla Fiorentina