Pessina c’era, nel Salone dei Cinquecento, alla presentazione del vincitore del concorso internazionale per il restyling dello stadio e per la rigenerazione urbanistica del comparto Nord della campana di Campo di Marte. Non si sbilancia troppo. «Non saremo noi a decidere», dice. Soprintendente, mette subito le mani avanti…«No, dico che noi faremo una relazione tecnica per il ministero per i beni e le attività culturali. Ma ci sono 60 giorni di tempo. Poi non saremo noi a decidere». Ma il progetto le piace? «In base a quel poco che abbiamo visto è difficile giudicare. Un giudizio si può dare dopo aver esaminato il progetto nei dettagli». Secondo lei era il migliore? «L’ha deciso una commissione giudicatrice assolutamente autorevole, sicuramente ce n’erano altri più appariscenti ma che avrebbero avuto un impatto maggiore».
La skyline di Firenze, insomma, è salva?«Questo progetto mi sembra che sia fra quelli presentati quello che non impatta sulla skyline, a differenza di altri molto sviluppati in altezza. Il profilo di Firenze è stato per secoli caratterizzato da Duomo, Palazzo Vecchio e gli altri monumenti, poi è arrivato il palazzo di giustizia che non è certo stato un inserimento felice». Salve dunque anche le colline di Fiesole. «Sembra proprio di sì. Quel paesaggio è patrimonio Unesco»Visto dall’alto, però non a tutti ha fatto un bell’effetto… «I rendering sono sempre molto limitativi. Voglio vedere il progetto complessivo. Capire meglio quale sarà la percezione dello stadio di Nervi passegggiandoci sotto, fiancheggiandolo. Aspetto di ricevere il materiale». Lo scrive La Nazione.