“Ringrazio i tifosi perché sono sempre stati vicino alla squadra fino ad ora ma adesso non ci sono più le condizioni per poter lavorare serenamente: tanti sostengono la squadra, mentre altri creano un clima difficile.”
Questa parole le ha detto il direttore generale della Fiorentina Pantaleo Corvino al termine della figuraccia di questo pomeriggio in casa contro la penultima della classe che ha rifilato quattro gol a Chiesa e compagni.
Ma nessuno si deve permettere nemmeno di pensare qualcosa del genere nei confronti dei tifosi viola. Nessuno.
Un popolo che è stato sempre vicino la squadra in questo periodo e che non ha mai fatto mancare il proprio affetto ai giocatori e al tecnico.
Nonostante i motivi per creare un clima di protesta e contestazione c’erano eccome. Da due anni praticamente la Fiorentina è entrata in un vortice negativo di scelte sbagliate e di un rendimento da metà classifica.
Ma i tifosi ci sono sempre stati, non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno. Eppure, lo ripetiamo, i motivi per una dura contestazioni ci sono e sono sotto gli occhi di tutti.
Sono stati venduti i migliori, non sono stati reinvestiti i soldi ricavati, sono stati cacciati i giocatori più amati in malomodo, il rendimento è crollato e con essa le ambizioni, la proprietà è sparita. Insomma, potremmo continuare ancora a lungo.
Tutto questo è accaduto con il popolo viola sempre al fianco della squadra. Sempre.
Si, ci sono stati cori e contestazione alla società ma nulla di davvero forte e destabilizzante.
La frase di Corvino è un alibi al limite del vergognoso.
Una frase che rischia di far arrabbiare ancora di più i tifosi della Fiorentina che questo pomeriggio hanno dimostrato che il tempo della contestazione solo accennata e silenziosa è finito.
Corvino vuole trovare un alibi al proprio fallimento, un fallimento tecnico evidente e che trova la sua conferma nel mercato che ad oggi, dopo due anni, ha reso solo nettamente più scarsa la squadra viola dal suo ritorno dell’assetto societario gigliato. Le scelte di Corvino sono rivelate sbagliate e perdenti. Dare la colpa ai tifosi e al clima di contestazione vuol dire raccontare una bugia che sa di colpo basso e meschino nei confronti della parte più importante e calda del mondo viola.
Flavio Ognissanti