Nel pieno del caos che ha travolto la Fiorentina negli ultimi giorni, interviene a gamba tesa il noto intermediario di mercato Costantino Nicoletti, ospite questo pomeriggio a TMW Radio. Le sue parole non lasciano spazio a interpretazioni: a Firenze, ora più che mai, c’è bisogno di un allenatore di spessore, con esperienza e personalità, in grado di gestire non solo la squadra ma anche l’intera struttura societaria.
Nicoletti ha analizzato con schiettezza la frattura tra società e allenatore, definendo quanto accaduto come il risultato di una miscela “esplosiva”: “Il problema è che c’è stata una miscela tra un direttore sportivo con tanti campionati sulle spalle, un allenatore con un anno e mezzo di esperienza, uno che rivendica di aver costruito una squadra competitiva e l’altro di aver fatto un buon lavoro. E la cosa è deflagrata in maniera atipica. Anche il presidente deve capire che nel calcio ci sono regole non scritte: non si può chiamare ‘figliolo’ un tecnico arrivato da solo un anno.”
Il nome su cui Nicoletti insiste è uno solo: Maurizio Sarri. Per il mediatore, l’ex tecnico di Lazio, Napoli e Juventus rappresenta l’unica figura capace di ridare autorevolezza al progetto: “Sarri o Baroni? Ci sono le categorie. A Baroni voglio bene, è un bravissimo tecnico, ma la Lazio ha vinto una sola partita in casa nel girone di ritorno. Il tifoso deve essere sempre al centro, ma poi è la proprietà a decidere. Pradè? Se avesse fatto l’uomo di calcio, Palladino lo avrebbe esonerato già a dicembre. Serve un allenatore che prenda per mano la società, un leader. Magari Sarri.”
Infine, Nicoletti ha svelato anche un interessante retroscena sull’attuale posizione di Sarri, lasciando intendere che la Fiorentina sarebbe la sua priorità: “Tra Lazio e Fiorentina, Sarri sceglierebbe la Fiorentina. Ed è per questo che si è preso 48 ore per rispondere a Lotito. Sarebbe perfetto per risolvere molte delle criticità presenti al Viola Park. Un vero manager, non un semplice allenatore.”