
Sì, sono partiti dalla seconda fila. Tutti, bisogna essere obiettivi, con un carico di perplessità che Italiano (come nel caso di Ranieri) aveva deciso di non tenere nascoste già dai giorni di lavoro in ritiro, a Moena.Poi… poi qualcosa ha iniziato a cambiare. Stagione difficile, rendimento del reparto (la difesa) troppo discontinuo, senatori che hanno accusato più problemi del previsto.E così, oggi, appunto nel reparto arretrato della Fiorentina sembra prendere corpo in modo molto concreto una sorta di rivoluzione incarnata appunto in tre giocatori che a inizio stagione erano tutt’altro che al centro del progetto tattico di Italiano.Luca Ranieri (classe 1999). A luglio doveva andarsene. Ad agosto, anche. Forse di nuovo a Salerno, forse alla Samp. L’allenatore? Aveva deciso di non opporsi all’occasione di mercato di quel centrale ’stracoperto’ da calibri come Milenkovic, Igor e ovviamente Quarta. Già, Quarta e forse anche lo stesso Igor.
Bene, Ranieri che il mercato alla fine non ha portato via da Firenze, sta sfruttando al massimo (con il benestare di Italiano) le difficoltà stagionali dei due sudamericani. Niente di definitivo, certo (almeno per ora), ma nella gerarchia dei centrali, Ranieri, Quarta lo ha già affiancato e di sicuro non ha intenzione di fermarsi qui.Lorenzo Venuti (classe 1995). Non che Lollo stia vivendo un’annata di soddisfazioni. Questo no. Anche lui di problemi (e di errori) nel ha messi in fila tanti. Promosso, poi bocciato e adesso… con le azioni in rialzo. Complici le ripetute bocciature portate a casa da Dodò, arrivato a Firenze con la prospettiva di prendersi la corsia di destra e di non mollarla più, ma mai obiettivamente decisivo e capace di calarsi in questo ruolo con la classe scritta sul suo curriculum. Così Venuti ha ripreso a sgomitare e lavorare sodo e convincere Italiano che, contratto in scadenza a parte, la Fiorentina può contare ancora su di lui, Lollo. Lo scrive La Nazione.