
Come in un sogno – tutt’altro che bello –, oggi Gaetano Castrovilli si risveglierà al Viola Park. Una manciata di giorni dopo aver salutato, in fretta ma con una buona dose di emozione, quelli che sarebbero dovuti essere i suoi ex compagni di avventura, e che invece lo saranno di nuovo e ancora, non appena Italiano fischierà l’inizio del primo allenamento della settimana.Castro era volato in Inghilterra, avrebbe dovuto e voluto firmare per il Bournemouth, ma il medico del club lo ha fermato. «Non idoneo», ha detto. E affare saltato. Per il numero 10 nessun altra scelta se non quella di riprendere l’aereo e tornare a Firenze. Per la Fiorentina, lo schiaffo di dover rinunciare a quei 13 milioni che il cartellino del giocatore avrebbe fruttato nel giro di un paio di date di pagamento.Che cosa accadrà adesso?
Punto primo: Italiano riabbraccerà Castrovilli, gli riconsegnerà scarpette e maglia e lo farà lavorare con la squadra come era stato fino al giorno del blitz degli inglesi. Dovrà essere allenatore e psicologo, Vincenzo.Punto secondo: la società, magari nella parte finale del mercato estivo tornerà a convocarlo per riprendere il discorso del rinnovo. Già, ma su quali parametri? Di sicuro la base sarà quella che i dirigenti viola avevano buttato giù il mese scorso, con l’obiettivo di un sì a un ingaggio più leggero e una durata contrattuale che possa, magari in futuro, essere la base per una nuova trattativa di cessione che scavalchi il rischio svincolo.Punto numero tre: esiste ancora una possibilità che Castrovilli possa lasciare la Fiorentina? Esclusa l’offerta arrivata dall’Inghilterra, il club viola aveva registrato solo un (minimo) interessamento della Lazio. Certo è che la bocciatura per questioni legate al risultato delle visite mediche non sembra incoraggiare una ripresa del dialogo con i biancocelesti. Al limite la situazione potrebbe prendere una direzione di questo tipo allo sprint degli affari e quindi alla fine di agosto, ma con una formula molto diversa dalla cessione a titolo definitivo. Magari un prestito secco con eventuale riscatto alla fine di questo torneo. Lo scrive La Nazione.