Gianluca Nani, ex ds del Brescia, ha così parlato in vista della sfida di lunedì sera tra le Rondinelle e la Fiorentina nel corso del Pentasport in onda su Radio Bruno Toscana:
“Ricordo quanto mi criticavano a Brescia, portavo troppi stranieri secondo loro. Oggi vedo bene Cistana e Tonali, che da tifoso bresciano spero possa rimanere più a lungo possibile con queo colori. Credo però che le pretendenti a breve presto arriveranno con moneta cantante. Il Brescia è una squadra che ama giocare a calcio, Corini sta facendo valere il massimo dal gruppo. Di contro la Fiorentina, che sa difendere e ripartire in contropiede con la qualità che ha nei due davanti. Montella direi che ha trovato la quadratura, credo sarà una bellissima partita al Rigamonti. Me la vedrò molto volentieri, perché promette gol e spettacolo. Ribery? Non me l’aspettavo, sono sincero. Lui è un fuoriclasse, ma è arrivato a 36 anni dopo un paio di stagioni non al massimo con diverse problematiche fisiche.In quel ruolo lì, in cui serve velocità e agilità, non credevo di trovarlo così ben messo. In questo momento è uno di quei giocatori che fanno la differenza, cambia le partite. Poi noto che si è inserito subito, e nel modo giusto, vedi quanto ci ha messo poco ad imparare l’italiano… Giù il cappello a Daniele Pradè per questo colpo di mercato. Serviva ina guida offensiva così da anni alla Fiorentina. Mi riporta in mente quando portai Guardiola al Brescia, era il capitano del Barcellona: andava a prendere Mareco e Stankevicius con la macchina e li portava al campo. Come vedere Ribery prendere da una parte Chiesa o Sottil, lo fa crescere tantissimo. Questi sono giocatori che hanno le stigmati del campione”.