
Rolando Mandragora ha parlato a Radio Bruno, queste le parole del centrocampista della Fiorentina:
“Italiano per tutti noi è uno stimolo, è una grande forza, mi chiede di verticalizzare e di calciare. Alcuni accorgimenti tattici possono portarci ad avere più punti, come quello di avere meno possesso e di verticalizzare di più
La storia di Kouamè mi fa davvero piacere, è un ragazzi che ha voglia di fare e si sta ritagliando il suo spazio grazie al lavoro
Cerchiamo di essere di aiuto a chi magari non riesce ad esprimersi come vorrebbe, come squadra abbiamo il dovere e la voglia di aspettarli. Questo affiatamento con i compagni ti rende squadra
Gli infortuni fanno parte del gioco e possono succedere. La non convocazione in nazionale è uno stimolo, le prestazioni con la Fiorentina possono portarci in nazionale, speriamo di arrivarci in diversi
Rigori? Se volessi calciarlo credo non ci siano problemi, siamo una squadra anche su questo, sono pronto. Il mio idolo? Casemiro, cerco di imitarlo il più possibile. Firenze è una piazza ricca di storia e vorrei mettere le radici qui. Spero di uscire tanto qui, giocando ogni 3 giorni non è facile, il centro è pieno di turisti e vorrei visitarlo di più.”
Mandragora: “Contro il Verona io e Amrabat abbiamo giocato mediani. Jovic ragazzo d’oro”