Domani sera al settore ospiti dell’Artemio Franchi, già tutto esaurito, potrebbero essere presenti anche alcuni gruppi di ultras del Livorno insieme ai circa 2000 sostenitori dell’AEK Atene attesi per la sfida di Conference League contro la Fiorentina. Una presenza che non sorprende chi conosce il rapporto tra le due tifoserie. A Firenze resta alta l’attenzione per l’ordine pubblico, ma la partecipazione amaranto rientra in una storia di vicinanza ormai consolidata.
Il rapporto tra Livorno e AEK Atene prende forma nei primi anni Duemila, quando le curve delle due squadre iniziano a incontrarsi in occasione di gare europee e tornei amichevoli. Da quei primi contatti è nato un rispetto reciproco che ha continuato a crescere lontano dai riflettori.
Con il passare del tempo, la conoscenza si è trasformata in una vera fratellanza. Le due tifoserie hanno condiviso striscioni, intonato cori dedicati e partecipato alle partite dell’altra. Non sono rare le presenze di gruppi amaranto ad Atene, così come i sostenitori gialloneri hanno spesso fatto sentire la propria voce a Livorno, portando simboli e identità comuni.
Il cuore di questa alleanza è rappresentato dai valori condivisi. L’AEK, fondata nel 1924 dai profughi in fuga da Costantinopoli, custodisce una forte memoria di lotta e resistenza. Livorno, città profondamente legata al movimento operaio italiano, ha una lunga tradizione antifascista e un’identità popolare radicata. Le due curve si riconoscono quindi in una visione affine del mondo, che va oltre il calcio e si riflette nel modo di vivere il tifo.
