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Le curve del Franchi non si possono abbattere ma le crepe, la muffa e il muschio fanno da padroni

Rassegna Stampa

Le curve del Franchi non si possono abbattere ma le crepe, la muffa e il muschio fanno da padroni

Redazione

15 Dicembre · 14:21

Aggiornamento: 15 Dicembre 2019 · 14:21

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Crepe, muschio, muffa, intonaco scrostato. Il retro delle curve dell’Artemio Franchi, così come le scale elicoidali sul lato delle gradinate scoperte versano in condizioni pietose dal punto di vista estetico. Un po’ una beffa, considerando il recente “alt” del soprintendente Andrea Pessina al progetto di restyling di Casamonti. Normale allora, vedendo anche le attuali condizioni estetiche del Franchi, che il timore di avere a Campo di Marte un nuovo Flaminio di Roma, sprofondato nel degrado più assoluto aumenti. Lo scorso giugno sull’impianto sono stati investiti circa 300 mila euro proprio per cominciare quelli interventi di restauro sulle strutture in cemento armato degli spalti che appaiono necessarie. La manutenzione ha riguardato soprattutto la Curva Fiesole. Sulla superficie esterna dello stadio poi i tecnici ganno difatti limato i distacchi creati dall’usura sull’intonaco, verniciando con il minio i tratti di metallo scoperti. Le stesse porzioni screpolate sarebbero poi state lasciate a vista poiché nel frattempo erano in corso anche degli studi antisismici. Con la bella stagione, il Comune dovrebbe quindi ristuccare l’esterno dell’ex Comunale. Un’operazione quanto mai necessaria. Lo riporta il Corriere Fiorentino.

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