«Giocare la Supercoppa in Arabia è da deficienti, facciamola all’Olimpico» aveva tuonato Aurelio De Laurentiis a ottobre, contrario a volare nel bel mezzo della stagione in una zona vicina a un conflitto. Poi le ragioni economiche lo fecero desistere: il contratto che la Lega di A ha sottoscritto a marzo con l’Arabia prevede la disputa di quattro edizioni della Supercoppa in sei anni. La prossima, in programma a gennaio per la prima volta con la formula della final four, garantirà alle quattro partecipanti (Napoli, Lazio, Inter e Fiorentina) 23 milioni, di cui 7 alla vincitrice.
Il colmo è che in realtà sono stati gli arabi a nicchiare sulla possibilità di ospitare l’imminente edizione del torneo, poco convinti di investire tanti quattrini per applaudire non solo squadre di peso ma anche due outsider meno note al pubblico internazionale come Fiorentina e Lazio. Così il Paese organizzatore dopo aver spostato la sede delle partite da Gedda a Riad, ha provato a far slittare le date della Supercoppa. Le semifinali ora sono in programma il 21 e il 22 gennaio, la finale il 25: gli arabi avrebbero voluto posticipare le partite alla prima settimana di febbraio per distanziarle da quelle che le spagnole disputeranno fra il 10 e il 14 gennaio.
Napoli e Inter però si sono opposte, visto che a metà febbraio riprenderà la Champions. Dopo due rinvii, ora la delegazione capitanata dall’Head of competitions della Lega Andrea Butti e formata dagli esponenti dei 4 club partirà per i sopralluoghi a Riad martedì. De Siervo, intanto, si preoccupa per la votazione del Parlamento europeo del 13 dicembre per l’abolizione del geoblocking, ovvero la tecnologia che limita l’accesso a determinati contenuti o piattaforme in base alla posizione geografica dell’utente. «Metterebbe a serio rischio la sostenibilità economica del calcio». Lo riporta il Corriere della Sera
I TIFOSI DELLA FIORENTINA CONVINTI DI PERDERE A ROMA