
Michael Kayode ha rilasciato un’intervista all’edizione nazionale di Repubblica, ecco qualche estratto: Ho saputo di essere titolare un’ora prima della partita. Ero nello spogliatoio, ho visto il mio nome e “bum!”. Sono rimasto senza parole. Quando sono entrato in campo, ho ripensato a tutti i sacrifici che hanno fatto i miei genitori, alle persone che mi sono state vicine. Come il presidente Commisso, che crede tantissimo nell’importanza del settore giovanile e il Viola Park ne è la dimostrazione.
Italiano? Un martello. Ma questo aspetto mi piace, perché non vuole mai che ci accontentiamo. Napoli? Non è stato facile marcare Kvaratskhelia ma è andata bene. Mi intriga quando affronto giocatori così forti perché capisco a che punto è la mia crescita. Ne vorrei affrontare di talenti così: aspetto il ritorno per incrociare Leao. Non vedo l’ora.
Mi piacerebbe far parte del gruppo di Spalletti ai prossimi Europei ma più in grande, vincere un Mondiale. Con la Fiorentina mi piacerebbe andare in Champions, abbiamo un’ottima squadra. E magari conquistare un trofeo per Firenze, come la Conference League”.
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