
Ivan Juric, allenatore del Verona, accostato anche alla Fiorentina, ha parlato senza peli sulla lingua parla della società, queste le sue parole raccolte da TMW
Lei e Setti avete avuto un chiarimento?
“Le ultime volte ho sempre risposto ‘devo parlare col presidente’. È giusto trovarci per vedere cosa fare, se sarà un programma triennale, annuale: tutto quello che bisogna fare sul serio. Riguardo alle mie ultime dichiarazioni: sono rimasto così. Io, come l’anno scorso, voglio parlare con la società: in questo momento non l’abbiamo ancora fatto. È passato molto tempo, e il tempo per parlare di questi argomenti c’era. Quella sera eravamo a cena (a Cagliari, ndr) e abbiamo parlato di tutto, sicuramente non di pianificazione”.
Cosa la convincerebbe a restare?
“Non sono quello che deve parlare, non funziona così nel calcio. È l’altra parte che parla. Il primo anno era ‘non abbiamo possibilità, non possiamo comprare nessuno a parte Rrahmani’: ci siamo messi a lavorare con grande chiarezza, l’importante è essere chiari. Io alleno, poi posso dare dei consigli, ma le idee non partono da me. Io poi mi sono creato il film: che con il lavoro, con i miglioramenti, potessimo raggiungere questo grande sogno, che è l’Europa. Oggi è l’anniversario dello Scudetto, il mio sogno era portare l’Hellas in Europa. Sono in grande difficoltà sulle domande sul futuro”.
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