La sua prossima vita è cominciata in cucina, primo ospite David Muñoz del ristorante DiverXo di Madrid, il campione del mondo degli chef, l’Andy Wharol della gastronomia, ma comunque vada la ricerca di un nuovo lavoro, perché il suo ormai ha i mesi contati, per Joaquin Sanchez Rodriguez, Joaquin e basta sulla maglia numero 17 del Betis Siviglia, il futuro sarà un successo. «Gioacchino», come lo chiamavano a Firenze dove ha giocato per un paio di stagioni con Montella in panchina e segnato il gol del sorpasso nella «remuntada» alla Juve di Conte (da 2-0 a 4-2 in diciassette minuti), a 41 anni e quattro mesi non è solo il giocatore più anziano e il recordman di presenze della Liga, ma anche il fenomeno televisivo dell’anno, l’uomo che ha polverizzato in un mese record che in Spagna duravano da decenni. L’anno scorso, proprio in questo periodo, aveva annunciato il ritiro dal calcio, poi ci ha ripensato, non se ne parla almeno fino all’anno prossimo, ma in questi tempi precari obbligati alla flessibilità ha già trovato un doppio lavoro più di successo del primo e almeno una ventina di potenziali mestieri che nemmeno tutti i navigator del reddito di cittadinanza sarebbero stati in grado di trovare.
Il gioco del suo programma tv Joaquin el Novato, Joaquin il novellino, un incrocio tra fiction e intrattenimento, è proprio questo: trovargli un lavoro per quando lascerà i campi da gioco. Un nuovo format dove in ogni puntata, il mercoledì sera in prima serata, El Pisha, come lo chiamano in Spagna, finge di addormentarsi sognando un lavoro sempre diverso e dove, prima di risvegliarsi, deve imparare da zero un mestiere da altre celebrità come lui, attori, cantanti, comici, giornalisti, designers. Lui li intervista, con domande a volte spiazzanti come una finta («Qual è la cosa più strana che ti sei messo in bocca?» ha chiesto ridendo a Muñoz e «come fate ad andare in bagno quando siete nello spazio?» all’astronauta Pedro Duque, ministro della scienza fino all’anno scorso), loro gli fanno scuola mettendolo poi alla prova per capire se ha numeri per provarci. Numeri che comunque sono già dalla sua: «Joaquin el Novato» è il crack tv del 2022, tre milioni di spettatori fissi, con picchi di sei, 29,5% di share, il programma più visto in Spagna del mese di ottobre, il migliore debutto televisivo degli ultimi dieci anni e Antena 3, la rete che ha scommesso su di lui, primadonna dell’audience davanti a Telecinco.
In realtà Joaquin non ha bisogno di niente, tantomeno di un lavoro. Sposato da 17 anni con Susanna, due figlie Daniela, 16 anni, e Salma 12, uno spettacolare chalet come casa alla periferia di Siviglia, tra contratti calcistici, tv e sponsor personali milionari è un uomo d’affari che controlla un impero immobiliare. Con l’attrice Ana Milan, sempre in puntata, ha ricordato tra lacrime e risate, le sue origini poverissime, le tre stanze da dividere con sette fratelli tutti più grandi di lui: «Pur di non mettermi al mondo, giuro, mamma si lanciò giù dalle scale. Invece eccomi qua…». E i primi soldi guadagnati al bar dello zio, Joaquin come lui: «Il mio secondo padre, da ragazzino ogni volta che segnavo un gol mi regalava mille pesetas: il dolore più grande della mia vita è che sia morto prima di vedere dove sono arrivato nella vita». Ora è corteggiato anche dal cinema: pare sia perfetto per il rifacimento del film Una notte all’opera dei fratelli Marx. Capitano del Betis, numero uno della tv, attore in pectore e lavoratore tuttofare. Pensare che da bambino voleva fare il torero… Lo riporta Il Corriere Fiorentino
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