Un tentativo è stato fatto scrive oggi La Gazzetta dello Sport. La Fiorentina ha cercato di capire attraverso intermediari se Maurizio Sarri e Luciano Spalletti fossero disponibili a subentrare in corsa alla guida della Fiorentina. Le risposte hanno scoraggiato la dirigenza viola. Sarri in questo momento ha come unico pensiero quello di liberarsi dalla Juve e Spalletti vuole incassare fino all’ultimo euro dell’accordo che lo lega all’Inter fino al 30 giugno 2021. E allora, come succede nel gioco dell’oca, si è tornati al punto di partenza.
La Fiorentina ieri è tornata ad allenarsi. Joe Barone e Daniele Pradè hanno invitato la squadra a reagire. A prendere coscienza che il club di Rocco Commisso si aspetta ben altre prestazioni da un gruppo importante. Un richiamo giusto. Ma il problema allenatore resta. Così come resta decisiva, per il futuro di Beppe Iachini, la trasferta di sabato al Tardini contro il Parma molti si sono chiesti: perché legare il futuro del tecnico al risultato di Parma, non ci sono comunque abbastanza elementi per decidere in un senso o nell’altro? La risposta è che nell’area di comando della Fiorentina ci sono valutazioni che hanno sfumature diverse.
Rocco e la dirigenza sta preparando il piano B. Commisso prima di dichiarare persa la sua sfida (la conferma di Iachini pochi mesi fa) vuole concedere un’ultima opportunità all’allenatore ascolano. Che in caso di vittoria sabato sera sarebbe confermato. Ma fino a quando? Una sconfitta, invece, porterebbe a una decisione condivisa da tutti e cioè l’esonero. In caso di pareggio molto dipenderà dalla prestazione della squadra. In attesa del giudizio del campo la digenza sta preparando il piano B.
CorSport, la coppia perfetta in attacco non esiste? A Parma forse (finalmente) il tridente