Secondo quanto scrive La Gazzetta dello Sport, la Fiorentina è scivolata sui limiti offensivi che le rendono sempre complicato, anche ieri, in fondo, riempire l’area avversaria e l’hanno portata a cambiare faccia. Per un’ora abbondante era stata una bellissima faccia: quella che aveva spaventato la Juve e che dopo una ventina di minuti necessari all’assestamento (squadra ancora chiusa nella sua metà campo, anche perché un po’ spaccata in due)ha disorientato anche l’Atalanta. Difesa a tre aggressiva, centrocampo solido e due «non punte», Chiesa e Ribery, sempre fuori dai radar, per favorire i blitz degli esterni – prima più Dalbert, poi più Lirola – e dei centrocampisti, soprattutto Castrovilli.
Il gioco ha funzionato ancora perché funzionava benissimo il joystick di Ribery per telecomandare gli avvicinamenti alla porta di Chiesa. Che ha azzeccato il tiro (è lo stinco di Palomino che gli impedisce di spezzare il lungo digiuno dal gol: per la Lega è autorete ) per l’1-0 dopo 24’ e poi, a metà ripresa, un furto del pallone ancora sull’argentino, con fuga a destra e cambio campo con il contagiri. Un as sist così bello da «chiamare» un sinistro incrociato in scivolata del francese, forse ancora più bello.
Si può vivere e segnare senza centravanti, però vuol dire chiedere a Ribery e Chiesa uno sforzo che «costringe» Montella a toglierli. E usciti loro, quasi uno dietro l’altro, la Viola è come appassita, dopo aver tenuto bene è calata via via nell’intensità dei corpo a corpo, ha pagato le spallate dell’Atalanta.