Questo quanto si legge sul Corriere fiorentino questa mattina: “E ora che il Franchi è salvo e inscatolato, come si fa con le cose di casa che poi si mettono in cantina, siamo contenti? Era la strada giusta? Ora che lo slancio della Torre di Maratona è spezzato dalla squarcio della copertura, le scale elicoidali nascoste, la pensilina priva di sostegni ingoiata dalla balena come Pinocchio la vera domanda è: cosa resta del Franchi di Nervi? Davvero lo abbiamo conservato? Valeva la pena conservarlo così? Che dice ora la Sovrintendenza o la Fondazione Nervi?”
Contrariamente a quanto scritto, il pezzo riportato non è stato scritto da Ernesto Poesio ma da Eugenio Tassini. Ci scusiamo con il giornalista per questo scambio di persona
ASSESSORE GIORGETTI PARLA DEI LAVORI