Consueto il nostro appuntamento con il giornalista della Repubblica Matteo Dovellini, che analizza e affronta le tematiche di casa Fiorentina
Quanto peserà l’assenza di Prandelli in questa settimana molto importante per la squadra viola?
“Tantissimo. Perché a Prandelli è affidato il compito più delicato, quello di ricompattare il gruppo in vista della sfida di lunedì col Genoa, a tutti gli effetti uno scontro salvezza. Non avere diretto contatto con l’allenatore, che proprio in queste settimane sta entrando in sintonia con la squadra, può essere un fattore a svantaggio della Fiorentina. I giocatori più rappresentativi, i leader del gruppo, dovranno dimostrare di avere voce in capitolo e di fare risultato anche per Prandelli. Sarebbe la miglior risposta, per tutti”.
2) Si parla molto del futuro di Pradè, resterà alla Fiorentina? Chi potrebbe essere il suo successore?
“Credo che dopo il mercato invernale verrà presa una decisione. Pradè si è assunto la responsabilità di quanto accaduto, l’ha fatto in prima persona e bisogna riconoscerglielo. Ha difeso Commisso e Barone ma è chiaro che la Fiorentina potrebbe decidere di sostituirlo dopo il mercato di gennaio. Marcello Carli, Gianluca Petrachi e Massimiliano Mirabelli sono alcuni nomi da tenere presente in caso di fine rapporto con Pradè”.
3) Prandelli ha dimostrato di puntare sostanzialmente su due moduli, il 4-3-3 e il 4-3-1-2. Qual è il modulo più adatto a questa rosa?
“Sono entrambi validi. Ormai i moduli sono schemi superati, sono numeri. Quel che conta davvero è come un giocatore si adatta alle varie situazioni di gioco, come le interpreta, come sfrutta le transizioni e le due fasi. Premesso questo, credo che il 4-3-3 sia lo schieramento più adatto. Ribery e Callejon come “alette” del flipper viola con Vlahovic in attacco. In attesa magari del mercato invernale. Prandelli sta lavorando affinché sia Ribery che Callejon tornino al top della condizione fisica. Sono due giocatori troppo importanti per la Fiorentina. Con loro in forma, sarà più facile trovare la via del gol”.
4) Cercasi attaccante disperatamente. Chi potrebbe essere il rinforzo a gennaio in attacco?
“Piatek è un nome da tenere, sempre. Perché piace alla Fiorentina e perché Prandelli lo conosce bene. Milik è destinato a rimanere un sogno, soprattutto perché il calciatore ha intenzione di spostarsi da Napoli solo per una big italiana o estera e purtroppo la Fiorentina, a oggi, è molto distante da questa concezione. Il mercato sugli attaccanti è davvero complicato, specie in questo momento di crisi che impone ai club di tenere i migliori e di non svendere nessuno. Però attenzione a Piatek. Il polacco tornerebbe molto volentieri in Italia e la Fiorentina potrebbe essere la soluzione ideale”.
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