Del resto, Iachini, aveva costruito la classifica della Fiorentina (e la sua conseguente conferma) esattamente su quello: la difesa. La squadra non incantava, ma farle gol era diventato una missione (quasi) impossibile. Dopo il lockdown infatti, quella viola è stata la miglior difesa della Serie A: dodici partite, e dodici gol subiti. La media, vien da sé, resta esattamente la stessa se si prende in esame tutta la gestione Iachini riferita al campionato 2019/2020. Venti gare con lui in panchina,e venti gol subiti. Un rendimento super se si considera che l’Inter, miglior difesa della scorsa Serie A, di reti ne ha incassate 36. Eppure, quello che doveva essere un punto di forza, sembra essersi perso.
Lo dicono i numeri: tre partite giocate, fino ad oggi, e sei gol subiti. In pratica, rispetto a quanto accaduto fino ad agosto, la Fiorentina incassa esattamente il doppio: da una, a due reti prese di media ogni 90’. Cos’è successo? Il primo elemento da prendere in esame è l’assenza di Pezzella che, a causa dell’infortunio rimediato prima ancora che partisse il campionato, ha saltato i primi tre appuntamenti. Al suo posto ha giocato Ceccherini, chmacchiato le sue prestazioni con una serie di errori che hanno pesato parecc. Per questo, Pradè, ha voluto Martinez Quarta. Sapeva, il diesse, che alle spalle dei tre titolari (Milenkovic, lo stesso Pezzella e Caceres) serviva un titolare aggiunto. Quarta lo è, e la prova dell’altra sera con la maglia dell’Argentina ne è stata l’ennesima dimostrazione. Il ragazzo insomma, sarà utile fin da subito. Ma non solo.
A preoccupare il diesse infatti era anche (per non dire soprattutto) il futuro. E qua si apre un capitolo preoccupante per i viola. Il rischio, serio, è che l’estate prossima salutino tutti e tre gli «intoccabili». Milenkovic ha già fatto sapere di non voler rinnovare (e sarà ceduto al miglior offerente) così come appare in salita la trattativa per il prolungamento del capitano. E poi Caceres che, a giugno, andrà in scadenza. Il domani, per intendersi è pieno di dubbi. Nel frattempo però, tocca a Iachini ritrovare la solidità perduta. Lo scrive il Corriere Fiorentino.