Daniele De Rossi torna a parlare a Trigoria: prima di Roma – Bologna, in programma domani alle 18, e dopo la qualificazione alla semifinale di Europa League (2-9 maggio contro il Bayer Leverkusen), l’allenatore giallorosso fa il punto tra campionato e coppa, infortunio di Lukaku compreso. E poi parla di Lotito, della Lega e del ruolo di Dybala: come sempre non si nasconde.
Questa la risposta di De Rossi a una domanda sulle parole di Lotito che aveva detto: “Hanno sospeso una partita per un codice giallo”. Daniele ammette: “Mi ero preparato. C’è un tweet delle 8:42: “Forza Evan ti siamo vicini”, della Lazio. Non ho mai visto fare un tweet per qualcosa che non era grave. Dovremmo solo ringraziare che non sia morto o che non sia in ospedale con i postumi di un infarto. Su 30mila persone non ce n’era uno che poteva pensare che fosse utile per noi sospendere la partita, vista l’inerzia dopo il pareggio. Ripeto: se si dice una cosa del genere e te la mandano su messaggio dei ragazzini dei 15 anni ok, ti dà fastidio e poi passa, ma se lo facciamo noi del calcio è diverso. Anche nelle chiacchiere con Butti e Casini è uscita questa cosa, come se il fatto che non fosse morto fosse un problema. Mi dispiace che lo faccia Lotito, io ho pure un bel rapporto con lui al di là che è il presidente della Lazio, ho letto che ha detto queste cose davanti a un buffet. magari gli è sfuggito un po’ il colpo, se qualcuno mette davanti al calcio la vita di un proprio amico e collega dovremmo essere tutti d’accordo”
IL PENSIERO DI BEHRAMI E MONTOLIVO
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