
Pareggio scritto? Assolutamente no. Anche perché in tanti avevano già immaginato un bel biscotto natalizio (il Ferencvaros con il pareggio sarebbe a sua volta qualificato, anche se da secondo) ma ci ha pensato Dejan Stankovic a mettere subito in chiaro le sue intenzioni. «Da parte nostra vedrete una partita tosta e di sostanza — ha detto ieri il tecnico degli ungheresi — e se mi conoscete sapete che sono la persona sbagliata a cui chiedere di un possibile biscotto». E poi ancora, giusto per ribadire il concetto. «In campo non guardo in faccia e non conosco nessuno, nemmeno mio fratello, faccio finta di non aver sentito e ripeto che noi vogliamo vincere». Parole precise e, conoscendo il soggetto, non si fatica a credergli.
E così torniamo al punto di partenza, e alla necessità di scendere in campo con la spina dell’attenzione ben attaccata e pronti a non farsi travolgere sul piano dell’intensità. «Sentir parlare di biscotto mi da fastidio — ha subito messo in chiaro Vincenzo Italiano — vogliamo il primo posto e ci siamo meritati il vantaggio di avere due risultati a disposizione ma sappiamo che ci aspetta un ambiente bollente e una squadra temibile che all’andata ci ha messo in difficoltà e quindi dobbiamo esser pronti a fare una grande partita». lo scrive il Corriere Fiorentino.
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