«Giovedì pomeriggio ospiteremo tutti gli agenti del calcio italiano al Viola Park per una visita al nuovo centro sportivo e per parlare dei 10 punti che abbiamo presentato alla Fifa sul tema dei procuratori». Premiato a Coverciano da Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl) e Ussi nazionale, l’associazione della stampa sportiva, il dg della Fiorentina Joe Barone ha fatto sapere che gli appuntamenti di questo finale di stagione non si limitano al campo.
Del resto, il tema del premio «Inside The Sport» era il «calciomercato tra business e passione», molto caro al patron viola Rocco Commisso.
«La priorità — dice Barone — è avere società sostenibili, che significa seguire le regole e avere la liquidità per gli investimenti su infrastrutture e settore giovanile. Regole ferree, per me, vuol dire busta paga per tutti i dipendenti e pagare gli ammortamenti».
Tra le dieci proposte che aveva avanzato la Fiorentina c’era la possibilità di pagare un’unica commissione al procuratore, e un limite alle stesse commissioni («non dovranno superare il 5% del valore di trasferimento del giocatore»), ma anche massima trasparenza e sanzioni per chi non rispetta le regole. Da tempo Commisso rivendica la stabilità economica della Fiorentina, a fronte dei bilanci disastrosi che presentano alcuni suoi colleghi.
«Noi paghiamo le tasse e seguiamo le regole alla perfezione» rivendica Barone. A proposito di mercato, non è mancata una domanda sul futuro di Vincenzo Italiano, che piace molto al Napoli come alternativa a Luis Enrique: «Se De Laurentiis mi ha chiamato? C’è qui Luciano Spalletti, il tecnico campione d’Italia e non voglio mancargli di rispetto. Non voglio entrare in questo tema e non so da dove escono queste storie».
Un bel dribbling, visto che il presidente del Napoli non ha mai nascosto — neanche pubblicamente — la stima per Italiano. Spalletti, comunque, era davvero il protagonista della giornata. Ha stretto mani e firmato magliette del Napoli, ma anche confermato che la prossima stagione non allenerà: «Sono stanco, mi fermo un anno. Niente può farmi cambiare idea. Allenerò Matilde, la mia figlia più piccola». Insieme a lui premiati Cristiano Giuntoli, il d.s. del Napoli, il presidente della Salernitana Danilo Iervolino, l’a.d. del Sassuolo Giovanni Carnevali («Berardi? Mai preso in considerazione l’offerta viola. In estate ne ho rifiutata una molto più alta»), i procuratori Pastorello e Giuffredi e il portiere dell’Empoli Vicario. Lo scrive il Corriere Fiorentino.