E se l’attesa per l’esonero di Iachini fosse essa stessa l’esonero di Iachini? Tutti ne parlano, in molti lo invocano. E così a Firenze ci si ritrova nella paradossale situazione di avere due allenatori in attesa di un solo verdetto. Da una parte Beppe Iachini. Dall’altra, Cesare Prandelli. Il primo, per tutta la giornata di ieri, ha vissuto con l’incubo di sentir squallore il telefono e di veder apparire il prefisso americano. Il secondo al contrario era come quei fidanzati che restano lì, occhi fissi sul cellulare, e il cuore che batte.
Cesare è pronto a tornare anche con un contratto di sette mesi. Manca soltanto la cosa più importante: la decisone del presidente. Rocco è immenso in un mare di riflessioni. Combattuto tra la volontà di difendere una scelta sulla quale c’è in calce la sua firma e la realtà di una squadra che non funziona. E così per il momento ha deciso di non decidere prendendosi altre 24 ore di tempo. Appuntamento a domani, quindi, per la ripresa degli allenamenti. Con un solo enorme punto interrogativo: chi ci sarà a guidarli? Beppe Iachini o Cesare Prandelli? Lo riporta il Corriere Fiorentino.
CorFio, Prandelli aspetta solo la chiamata della Fiorentina ed intanto studia il 4-2-3-1