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Commisso, dalle forti dichiarazioni di ieri su Inter e Juve, a quelle su errori arbitrali e burocrazia

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Commisso, dalle forti dichiarazioni di ieri su Inter e Juve, a quelle su errori arbitrali e burocrazia

Redazione

20 Settembre · 15:56

Aggiornamento: 20 Settembre 2021 · 15:56

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Sono passati ormai più di due anni dal giorno dell’acquisizione della Fiorentina da parte di Rocco Commisso. Inutile negarlo, pochi in quei giorni conoscevano la figura del nuovo acquirente. Un italoamericano che, partendo da zero, è riuscito a diventare miliardario grazie alla fondazione di Mediacom, una delle principali aziende di telecomunicazioni via cavo americane. Commisso riuscì fin da subito a farsi conoscere per la persona che è: un imprenditore dal talento smisurato (altrimenti non sarebbe riuscito ad arrivare dove è arrivato) e un abile comunicatore.

Si presentò a Firenze portando grande entusiasmo, simpatia, ma anche  grande onestà. Spiegò la situazione della società in quel momento e le future ambizioni della Fiorentina, senza mai promettere cose che lui non potesse davvero mantenere. Commisso in questi due anni ha già lasciato un’impronta fondamentale nella storia della Fiorentina, riuscendo nell’intendo di costruire il primo centro sportivo che il club abbia mai avuto. In più, oltre all’acquisto di giocatori che da tempo non vedevamo a Firenze, durante la pandemia è riuscito a non indebitare il club, pagando fino all’ultimo centesimo gli stipendi di giocatori e staff. E’ uno dei pochi in Serie A che è riuscito in questo. Come lui ripete più volte: “i debiti li faccio in America, qui porto il cash”.

Oltre a questo Commisso si è fatto conoscere anche per le sue uscite senza peli sulla lingua. L’ultima di queste, ieri pomeriggio. Intervenendo a “90esimo minuto” su Rai 2, ha parlato di quanto, a suo modo di vedere, ci siano alcune ingiustizie nella Serie A. Le sue parole:

“Le regole del calcio devono essere tutte più trasparenti: non è possibile che la mia società porti soldi in Italia per rientrare nell’indice di liquidità, mentre altre come Juventus ed Inter non ci rientrano e non pagano stipendi. Ho già detto che non va bene alle istituzioni. Leggo che ci sono problemi con l’indice di liquidità, eppure so che dovrebbero esserci punti di penalizzazione o limitazioni. In due giorni abbiamo appreso che la Juve ha 200 mln di perdite, gli altri 150. La Fiorentina paga tutto. Dobbiamo avere un campionato dove tutti siamo trattati ugualmente, legittimato e trasparente”.

L’8 febbraio 2020, nel post partita di Juventus-Fiorentina, il patron viola si scagliò contro Sky, dicendo: “Molti dei vostri commenti non mi sono piaciuti, io l’italiano non lo parlo bene, so che ci sono molti che lo parlano meglio di me. Parlate con me in inglese. Guardate che Sky è di proprietà americana pure, quindi lasciate stare gli americani”.

Un altro esempio della forte determinazione che il Presidente mantiene nel proseguire i suoi obbiettivi, la troviamo nel suo commento nel gennaio 2020 contro la burocrazia italiana. Questa, a suo modo di vedere, non lo permette di proseguire nel suo progetto più ambizioso, la costruzione del nuovo stadio di proprietà. Le sue parole furono: “la burocrazia sta uccidendo l’Italia, servono nuove leggi”.

L’ultimo episodio, trai tanti che potrebbero essere citati, è quello del post Juve-Fiorentina. Commisso, dopo alcuni errori della terna arbitrale, si scagliò contro di questa, dicendo: “Sono disgustato, la Juve è stata aiutata, gli arbitri non possono decidere le partite”.

Ho riportato alcune frasi che Commisso ha dichiarato alla stampa, perchè oggi, leggendo commenti, articoli e ascoltando la radio, ho trovato una Firenze spaccata a metà. Le principali tesi sono da una parte chi appoggia il Presidente nella sua battaglia di far rispettare lui e la Fiorentina, dall’altra chi sostiene che tutto questo possa ritorcerci contro.

A mio avviso un uomo come Commisso era ciò che serviva a Firenze, per storia vittima di molte ingiustizie e mai rispettata a pieno. La Fiorentina, come la Serie A, ha bisogno di lui. Soltanto il tempo ci dirà se la battaglia di Commisso avrà un esito positivo, adesso però la cosa più importante è la partita di domani contro l’Inter. La Fiorentina ha bisogno che Firenze si compatti per sostenerla.

Gabriele Menicacci

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