Il Presidente storico della Fiorentina Vittorio Cecchi Gori si è raccontato ai microfoni di Alcazar, un canale podcast web, riportando un aneddoto curioso su come ha scoperto il goleador argentino, poi diventato una bandiera viola, Gabriel Omar Batistuta: “Se io non gli davo Batistuta all’amico Sensi, sicuramente non vinceva l’ultimo tricolore. Quindi se la Roma ha vinto lo scudetto lo deve in parte anche a me”.
Alla domanda arrivata subito dopo su come ha scoperto il futuro campione viola, l’ex Presidente gigliato esclama: “Vidi una partita a Los Angeles della Copa Libertadores e nessuno mi aveva mai parlato di Batistuta, tuttavia guardandolo mi è salito il desiderio di portarlo a Firenze, esclamai dentro di me: ‘Ammazza ma questo è davvero forte, soprattutto per il campionato italiano’. Siccome avevo incaricato uno di questi mediatori per portarmi un attaccante, gli dissi di contattare il club di Batistuta e portarmelo, altrimenti gli avrei tagliato la gola”.
“Comprammo Batistuta per 1 miliardo e mezzo di vecchie lire, poco per quei tempi, e quando arrivò in Italia per le prime due partite non lo facevano giocare perchè lo avevo comprato io. Se sei un Presidente che non conosce il mondo del pallone e non ha mai giocato a calcio, non lo fare, perchè se lo dai in mano ad avventurieri, che pensano solo a fare lo stadio e non hanno amore per la squadra, è tutta un’altra cosa, ritornando al discorso della Roma di oggi”.
L’ultima domanda se le mancasse la balaustra dello stadio Artemio Franchi, esclama: “Certo che mi manca, ma oggi è un pasticcio, a me ne hanno fatte di tutti i colori, lasciamo stare.”
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