La Fiorentina vende Babacar a 17 mesi dalla scadenza naturale del suo contratto e incassa 10 milioni di euro, al suo posto prende Falcinelli, 27 anni e una stagione flop al Sassuolo che dopo tanto girovagare punta su di lui come attaccante titolare. Ed è proprio qui che il centravanti italiano fa flop, 27 presenze e 2 gol all’attivo.
L’operazione a livello economico è perfetta, la Fiorentina vende un calciatore in scadenza di contratto e ci guadagna 10 milioni, al suo posto arriva un attaccante in prestito. In pratica la società viola risparmia in un colpo solo un ingaggio l’anno da 4 milioni lordi e ricava anche 10 milioni, sostituendo quel posto vacante con un attaccante preso gratuitamente.
Ma da un punto di vista tecnico quest’operazione è l’ennesimo autogol tecnico. Oggi la Fiorentina è ancora più scarsa di due giorni fa, Falcinelli è un attaccante mediocre che a 27 anni ancora non si è affermato e ha deluso un po’ ovunque tra serie A e serie B. Se l’avesse preso la Spal allora si che sarebbe stato un gran colpo, però lo ha preso la Fiorentina e qualcosa non va.
Ci perde Pioli, ci perdono i tifosi. Il saldo attivo degli acquisti/cessioni sale a 50 milioni di euro. Togliendo 25 milioni che serviranno per i riscatti obbligatori di Sportiello, Saponara e quello di Pezzella rimangono 25 milioni. Soldi che dovranno essere reinvestiti a giugno?
Chi lo sa. Oggi le casse societarie sorridono, ancora una volta, tecnicamente invece la squadra piange e si indebolisce, ancora una volta.
Poi qualcuno ci deve spiegare come mai ogni sessione di mercato la Fiorentina è sempre più scarsa.
Flavio Ognissanti