Ecco quello che scrive questa mattina Tuttosport:
“Cairo pretende una svolta. Subito. In classifica. Contano i punti, di qui in poi. Basti dire che adesso il Toro ne ha appena 4 in più sulle terzultime. E davanti ha già 9 squadre. Cairo soppesa il monte ingaggi del Parma, della Fiorentina, dello stesso Cagliari. Dell’Atalanta. Poi ripensa a quello che paga lui. E diventa matto, si dice in gergo. Par di scrivere una sua intervista: «Io ho anche comprato Verdi perché il mister lo voleva assolutamente, 23 milioni più 2 di bonus. Non dico che mi avessero garantito la Champions con Verdi, ma insomma…». Par di scrivere un pezzo di intervista, sì.
Invece ha fatto scena muta, Cairo, ieri nel tardo pomeriggio, uscendo dall’assemblea di Lega a Milano. I cronisti hanno provato a strappargli un commento. Ma lui, scuro in volto, ha tirato dritto, proprio perché la silhouette del Toro è storta in classifica. Un silenzio gelido, immediatamente giudicato assordante. Parla altrimenti e in altre forme, Cairo. E parlerà anche alla squadra, in settimana: al Fila.
La mancata qualificazione ai gironi di Europa League: prima falla: la più grave finora, perché irrimediabile. E poi le cadute: contro il Lecce, la Samp, il Parma, ora anche l’Udinese. Non ci si crede, riflette Cairo. L’umore è da travaso di bile. Con meteo sul peggioramento andante, dal Lecce in poi”