
Quando nella gara d’andata con l’Inter Cabral segnò il primo gol di questo campionato, il suo mondo era diverso. Più riserva che titolare, più simpatia che reale fiducia, più dolore che gioie. E invece bastava aspettare, anche se nel calcio la pazienza è spesso nemica dei risultati. Ma è il 2023 ad aver cambiato il pensiero coune su King Arthur periodo in cui al brasiliano basta passare nei pressi dell’area di rigore per poi esultare. Sono otto le reti, sulle dodici totali, segnate nei primi tre mesi dell’anno dall’ex Basilea. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.