La Fiorentina osserva il mercato dei giovani talenti. Nicolas Burdisso, il direttore tecnico del club del presidente Commisso, nelle scorse ore è stato avvisato in Argentina, prima a seguire i giocatori più interessanti del Rosario Central e poi quelli del Velez, due società che storicamente puntano molto sul prodotto dei rispettivi vivai. I primi due profili segnati sul taccuino sono quelli di Gino Infantino, 19 anni, centrocampista offensivo lanciato sul palcoscenico del calcio di casa sua dall’ex Inter Kily Gonzalez.
Si tratta di un giocatore brevilineo, per certi versi imprendibile per molti degli avversari che se lo ritrovano di fronte e che sta facendo dell’imprevedibilità uno dei propri cavalli di battaglia. Compirà 20 anni il prossimo maggio ed è in possesso del passaporto italiano, particolare non trascurabile.
L’ultimo prolungamento di contratto, di un solo anno, è dello scorso 9 gennaio: i margini per provare a portarlo in Italia ci sono tutti. Sempre davanti, si osserva con attenzione Alejo Veliz, attaccante centrale classe 2003: sia chiaro, davanti, in questo momento, a Firenze i posti sono abbondantemente occupati, ma l’idea è quella di non perdere tempo nello scovare potenziali nuovi bomber. Sulle tracce di quest’ultimo, per altro, si è mosso, già dallo scorso gennaio, anche il Bologna. Burdisso è stato poi avvistato sulle tribune del Velez, per osservare la sfida contro il Central di Cordoba: pure qui sono diversi i ragazzi finiti sotto la lente.
Tra questi c’è anche Gianluca Prestianni, ala destra di appena 17 anni (è un 2006 e pure lui ha passaporto comunitario), già nel giro delle selezioni giovanili che davanti agli occhi del dirigente viola ha messo a segno il suo primo gol coi professionisti, nel pugno di minuti (12 più recupero) avuti a disposizione. Sulle sue tracce c’è pure il Real Madrid: ci si dovrà misurare, dunque, contro big di assoluto spessore.
È ancora presto, è evidente: per il mercato estivo servirà tempo, ma in casa viola nessuno ha intenzione di perderlo. Tantomeno Burdisso. Era stato lui a mettere sotto la lente Julian Alvarez, prima che il costo del suo cartellino lievitasse a dismisura, così come lui era stato ad osservare da vicino Arthur Cabral, già diversi mesi prima di concludere effettivamente l’operazione. L’Argentina potrebbe diventare la fabbrica di talenti stranieri a cui attingere, di certo la terra in cui cercare di intercettare i campioni del domani. Qualcuno è già arrivato, da Martinez Quarta a Nicolas Gonzalez, altri aspettano solo la chiamata giusta per chiudere la valigia e far decollare un sogno. Lo riporta Il Tirreno
CASI RINNOVI IN CASA FIORENTINA
Corriere Fiorentino svela: “Milenkovic è un caso spinoso. Gonzalez e Amrabat in uscita”