Durante il suo intervento al Pentasport di Radio Bruno, Bucchioni si è anche soffermato sul mancato rigore non assegnato alla Fiorentina per un contatto su Gudmundsson contro il Bologna. Di seguito le sue parole sul Derby dell’Appennino e sull’episodio appena citato:
Sulla sconfitta di Bologna: “Siamo umani, non superuomini. Ciò che è successo dal punto di vista psicologico ha lasciato sicuramente qualche scoria, tra Bove e il lutto per mister Palladino. Sono dinamiche che ti portano fatica, sia fisica che mentale, e si è vista soprattutto nel secondo tempo. Sconfitta da non drammatizzare, il primo tempo la squadra ha giocato, il calo è arrivato dopo soprattutto in mezzo al campo. Ci sono stati anche degli errori di gestione dei cambi, ma può succedere. ”
Sul rigore non dato alla Fiorentina: “Siamo in epoca di VAR, allora gli arbitri non devono attaccarsi al famoso protocollo. Perché non andare a rivedere sempre i contatti e le situazioni dubbie che accadono all’interno dell’area? Si dice che il VAR debba intervenire in caso di errore dell’arbitro, ma dovrebbe intervenire sempre quando succedono casi del genere, tanto in 10 secondi si rivede tutto. Il contatto con Gudmundsson protagonista non si sa se è un chiaro ed evidente errore dell’arbitro, ma proprio per questo andiamo a rivederlo e verifichiamone l’entità. A me sembra un episodio molto borderline, basta pensare che con la Lazio ti hanno dato un rigore simile.”
Sul modello da seguire: “Io non guardo il Bologna adesso, ma il modello che seguirei è l’Atalanta, anche se resta una cosa antipatica da digerire sono un vero esempio di come si lavora bene.”