Intervenuto come ospite a Passione Fiorentina su Twitch, il noto giornalista ed opinionista, Enzo Bucchioni, ha così parlato dei temi caldi in casa Fiorentina:
BRAGA “È una squadra che sa giocare a calcio, è la peggiore che ci potesse capitare. La scuola portoghese sta facendo molto bene, lo si può vedere anche con il Benfica che ha eliminato la Juve. Era la squadra da temere, ma c’è un però: la Fiorentina soffre le squadre che si chiudono. Bene, il Braga non lo è, non è nella sua cultura barricarsi e, per un certo punto di vista, il loro modo di interpretare il calcio può aiutare la Fiorentina”.
IKONÈ “Il suo recupero è dovuto al cambiamento della Fiorentina. Nello spogliatoio c’è stata una profonda riflessione tra giocatori e allenatori per tornare a fare risultati. Una delle idee è stata quella di verticalizzare di più. I viola erano diventati prevedibili, le squadre avversarie ci avevano studiato e marginato. E Ikoné soffriva questo. Adesso con queste verticalizzazioni più frequenti, le difese avversarie non sono sempre piazzate e Ikoné può esaltarsi negli spazi concessi. Le sue qualità tecniche sono indiscusse, lo aveva dimostrato nel Lille, adesso è più libero di testa e questo si riflette in campo. Speriamo che alla ripresa sia ancora più forte”.
JOVIC “Sapevamo che avrebbe avuto qualche difficoltà, negli ultimi tre anni non ha giocato. Lo scorso anno è tornato anche all’Eintracht per provare a sbloccarsi, ma non ci è riuscito. La Fiorentina non ha fatto un investimento, ha fatto una scommessa. Mi sembra un ragazzo in confusione, non deve essere facile passare dall’essere il fenomeno che voleva il Real Madrid a un ragazzo che non gioca per tre anni. Ci vuole una grande forza mentale per reggere questo. Anche a me in campo non entusiasma, sta in campo a ciondolare, sembra quasi che la partita non gli appartenga. Non so se è un atteggiamento voluto o se non ce la fa psicologicamente perché non ha i ‘maroni’ per far zittire le critiche. È una capacità che non tutti hanno, lo stesso discorso si può fare per Jovetic che nelle grandi squadre si è perso. Questo Jovic non serve alla Fiorentina: o riesce a fare lo scatto o non serve. La svolta potrebbe arrivare dal Mondiale, ma anche il ct del Serbia lo ha umiliato facendolo entrare 2 minuti alla fine. Vedremo se a gennaio saremo ancora in questa situazione con Jovic e Cabral”.
COMMISSO “Se guardo la Fiorentina nei prossimi cinque anni, penso che non ci sia più Commisso alla guida. Ma non perché ho notizie, ma perché lo leggo nelle sue parole. Lui stesso dice di non essere più giovane, prima della malattia era energico ma anche in studio ci disse ‘deciderà mia moglie perché sono vecchio’. Ma nel breve Rocco può fare qualcosa, me lo aspetto da un uomo così orgoglioso. È rimasto scottato dallo scontro con la stampa, ma soprattuto con la politica fiorentina. La politica fiorentina è stata lo scoglio più grande per Commisso, lo stadio era il punto cruciale per inalzare i ricavi e slanciare la squadra. Lui non vorrà andare via da perdente, per questo penso che rilancerà. Quest’idea lui ce l’ha dentro, ma bisogna vedere come poi volgono le situazioni. Adesso c’è il Viola Park. Questo potrebbe già essere un motivo di grande soddisfazione per lui, ma è difficile entrare nella sua testa, spesso ci ha spiazzato. Ma comunque il Viola Park è un qualcosa di concreto che lascerà alla città, magari sperando che in futuro diventi il Commisso Park. Bisognerà vedere come reagirà, se vorrà investire. Poi si è messa di mezzo anche la malattia. Io penso che lui resterà e proverà a rilanciare. Se fosse stato per lui Vlahovic sarebbe ancora qui perché l’offerta c’è stata. Gli hanno offerto 6 milioni, l’offerta c’era ed era altissima per la Fiorentina. Commisso c’è, si vede che vuole fare qualcosa di importante, lui ha voglia di fare e fare bene. Ma se avrà ancora la voglia di investire non lo so”.
MERCATO “Si dovrà completare quel che di buono è stato fatto durante l’estate. Ho dato 7 al mercato viola e non me lo rimangio: sono stati comprati quei cinque giocatori necessari. Poi qualcosa non è andato come ci si aspettava, Dodò adesso deve essere recuperato. I giocatori che non vanno al Mondiale sono tanti e dunque ci sono calciatori che possono crescere. Non abbiamo mai giocato un Mondiale in mezzo alla stagione, quindi non abbiamo dati alla mano per fare paragoni. Ma nella storia anche i grandi calciatori hanno pagato l’impegno dei Mondiali. E qui torno sull’attaccante: io non penso che la Fiorentina non si voglia ritrovare a partire con Cabral e Jovic. Uno di queste situazioni dovrà essere risolte. E se proprio non vuoi cedere Cabral, lo mandi in prestito. Penso che la Fiorentina abbia il bisogno di tornare a prendere una punta più funzionale per il gioco. Dobbiamo capire cosa fare con Bianco. Lui ha le qualità per poter interpretare il ruolo anche di regista. Ma dobbiamo vederlo giocare. Anche a centrocampo abbiamo un tesoretto da poter sfruttare, penso a Benassi, Zurkowski ma non solo. Se guardo al reparto arretrato c’è anche Ranieri. So che non sono calciatori che valgono milioni e milioni, ma sono situazioni che devono essere risolti. Ma c’è anche la storia portiere: Gollini è affidabile? Ci sono tante situazioni da risolvere, quindi questa squadra deve essere ritoccata”.
NICO GONZALEZ “La Fiorentina è infastidita da qualche suo atteggiamento. Ma io affondo le radici anche sul caso Torreira. Qualcosa è successo, non sono convinto anche io e so che la Fiorentina sta facendo delle riflessioni. Nico ha un ingaggio alto, è stato pagato 27 milioni ed è l’acquisto più esoso della Fiorentina. Questo ragazzo o entra in un’ottica diversa oppure è un giocatore ‘inutile’. Il Mondiale deve essere un’occasione di riflessione. Queste situazioni borderline non aiutano nessuno. Ma pensate al loro compagni: pensate che siano contenti nello spogliatoi a vedere un calciatore che dovrebbe farti fare la differenza sempre fuori? La Fiorentina sta riflettendo, se arrivasse un’offerta io ci penserei. Chiaro che poi andrebbe sostituito e il nome riporta a Berardi”.
DOMINGUEZ “Ha caratteristiche diverse rispetto quelle che abbiamo a disposizione. Vedremo se poi andrà in porto l’operazione”.
COMMISSO “C’è un modo diverso di pensare rispetto le altre persone. Mi aspettavo facesse diversamente dai Della Valle, ma così non è stato. Non sono persone che amano circondarsi di troppe figure, si tengono intorno poche persone fidate. La stessa cosa fece Della Valle con Cognini. Cognini non era un uomo di calcio, chiunque lo avrebbe scambiato per un uomo di calcio, ma non loro. La stessa cosa fa Commisso. Lui vuole decidere. Ma la stessa cosa si può vedere anche in Berlusconi”.
COMUNICAZIONE “Certi meccanismo non mi piacciono. C’è una protezione del territorio pensando di fare un favore al lettore. Ma dal punto di vista della comunicazione è inaccettabile, chi fa informazione deve raccontare una verità. Prima il giornalista tifoso veniva buttato fuori dalla tribuna stampa. Per me il giornalista deve essere super partes. Adesso c’è la teritolizzazione, ognuno protegge il suo territorio. Firenze, purtroppo, dal punto di vista sportivo non ha un giornale di riferimento e i giornali che ci sono non hanno una risonanza a livello nazionale che fanno opinione. Firenze è un terreno di nessuno. Ci sono dei fattori che fanno sì che la Fiorentina venga attaccata, come la guerra fatta da Commisso. Rocco ha attaccato la Gazzetta e loro se la sono legata al dito. Ed è nata questa situazione. Ma pensate che la Gazzetta non abbia rapporto con altri giornali? Ricordate quello successo a Spalletti con Firenze? Bene, a Roma è successo la stessa cosa: avete letto qualcosa? Si, forse in qualche corpo di qualche articolo, ma non gli hanno dato la stessa importanza della Fiorentina. Ho visto anche il sindaco un po’ morbido, forse perché sta studiando per fare un altro mestiere e gli serve tenersi buone anche altre parti d’Italia”.
RINNOVO “Io non sono del partito ‘rinnovo a prescindere’. Ci sono delle considerazioni a dover fare, anche se ci sono delle situazioni dolore. Guardate il Milan con Donnarumma, all’inizio sembrava un delitto. E, invece, hanno preso Maignan con pochi milioni”.
PROGRAMMAZIONE SOCIETÀ “È ovvio che ci sono situazioni che non hanno funzionato. Basta guardare i due acquisti di gennaio: Ikoné e Cabral non hanno reso. Io sarei andato a prendere Berardi, ma i 15 milioni offerti al Sassuolo sono stati troppo pochi forse. Ma anche qui: chi ha deciso? Barone o Commisso? Chi ha acquistato o bloccato certi acquisti? È difficile mandare via un direttore quando sei te che avvalli o blocchi gli acquisti e hai sempre l’ultima parola. Forse anche in Lega dovevamo creare alleanze più forti, anche lì Rocco ha intrapreso delle lotte. Poi non conosco Burdisso dal punto di vista dirigenziale, ma anche l’area scouting deve migliorare per andare a scovare i Kvaratskhelia di turno. Sicuramente dobbiamo migliorare, ma soprattuto ogni tanto vedo mancanza di coraggio come nel caso di Vicario. Il portiere dell’Empoli era da andare a prendere subito per 12 milioni. Ma lo stesso con Asllani. Penso che si possa lavorare meglio, è evidente.”
RAPPORTO FIORENTINA-STAMPA “Non sono meravigliato di questo rapporto stampa-società. Ho visto tante altre situazioni del genere, ma erano situazioni più circoscritte. Qui è diventata una situazione difficile, oggettivamente difficile. Cosa farei io? Qui la verità è un po’ nel mezzo, la Fiorentina non è mai stato ben disposta nei caratteri della stampa. Magari un po’ di volte il carattere di Commisso ha un po’ inciso, ci sono state delle situazioni piccole sul quale un personaggio come lui avrebbe potuto sorvolare. Le stupidaggini muoiono da sole, non c’è bisogno di darli importanza. Se invece ci fosse una vera e propria campagna, allora è giusto andare avanti per vie legali. Ma adesso stiamo andando un po’ oltre, da entrambe le parti. Ci vorrebbe un po’ di umiltà da entrambe le parti e cercare un rapporto diverso senza rivangare il passato. Ma c’è la volontà di farlo? Non credo, perché abbiamo questa tendenza a cercare lo scontro sempre e comunque, ma poi ci rimette la Fiorentina. Io ho la sensazione che, oltre l’ambiente fiorentino, ci sono delle forze che non vedono l’ora che Commisso lasci la Fiorentina. Qui si torna al discorso di prima, se Rocco vuole andare avanti, per quanto vuole andare avanti, andrebbe cercato di riazzerare il rapporto. Rocco si porta dietro tutto questo background di situazioni irrisolte“.
SARÀ FIORENTINA-BRAGA. ANDATA IN TRASFERTA IL 16 FEBBRAIO, RITORNO A FIRENZE IL 23
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