Antonio Bongiorni, talent scout ed ex direttore del settore giovanile della Dea, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno in occasione della partita contro l’Atalanta per parlare dei temi caldi in casa Fiorentina. Ecco le sue parole:
ATALANTA “L’Atalanta di ora non è quella brillante di due mesi fa. Ora ha solo l’obbligo di consolidare il quarto posto. È sempre una squadra dura, ma la Fiorentina nelle ultime partite non ha demeritato e se ha i giocatori al completo, può mettere tutti in difficoltà. Bonaventura, Ribery e Castrovilli possono far salite il livello qualitativo”.
PRANDELLI “Ci siamo sentiti dopo il suo addio. Quando ero all’Atalanta lui era ancora giocatore. Un grande uomo”.
VLAHOVIC “Bisogna dargli una programmazione e permettergli di crescere. Oggi purtroppo è difficile, è un problema, perché ci sono i procuratori ed è difficile gestirli. Non è possibile che si debba dipendere solo dal procuratore. Poi un tempo si godeva dell’affetto della gente, oggi non c’è verso che un giocatore si prenda una pacca sulla spalla dal tifoso, tralasciando l’emergenza covid. Se ci fosse la Fiesole, Vlahovic ci penserebbe due volte prima di lasciare Firenze. Oggi se segnasse a San Siro penserebbe “non ho fatto nulla”.
COMMISSO “Un grande tifoso, ma ha bisogno di accerchiarsi di gente che sappia di calcio. Ci vogliono contratti lunghi che diano la possibilità di gestire i giocatori. Commisso deve alzarsi in piedi e dettare una linea, altrimenti la Fiorentina non può crescere”.
FUTURO ALLENATORE “Allenatore del futuro? De Zerbi, lo dico già da qualche anno. Basta vedere come fa giocare i suoi giovani, se devo dare un milione in più, lo do a lui. Per costruire un progetto ci vuole una filiera che va dal settore giovanile alla prima squadra”.
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