Ex vicini e un po’ più lontani. Domani al ‘Sinigaglia’ la Fiorentina si ritroverà di fronte due attaccanti del suo recente passato. Patrick Cutrone è una specie di meteora durata un annetto scarso, dal gennaio del 2020 a quello del 2021. I gol furono 5 in 34 partite. A sua discolpa il transito in riva all’Arno in un periodo non particolarmente semplice. Ha attraversato la gestione Iachini-Prandelli, poi il mesto ritorno in Inghilterra. A Como ha trovato la sua dimensione e l’inizio di stagione ha dimostrato che ha ancora qualcosa da dare. Cinque centri tra campionato e Coppa Italia, anche se gli ultimi (una doppietta al Verona) sono lontani un paio di mesi.
Andrea Belotti rappresenta invece il recentissimo passato viola. Basti pensare che ad Atene è stato il centravanti titolare della Fiorentina nella finale di Conference. Colpo pregiato dell’estate lariana è finito ben presto in panchina, scavalcato nelle gerarchie da Cutrone e non solo. Per lui solo 4 gol in maglia viola. Uno prestigioso nella semifinale di Conference contro il Club Brugge, poi poco altro con la doppietta di Bergamo a campionato finito. Occhio agli ex, in ogni caso. Anche se sono state meteore. Lo scrive La Nazione.
Beltran snobbato dall’Argentina, lui riflette. Sarà una nuova pedina per l’Italia di Spalletti?