Lorenzo Amoruso durante la trasmissione radiofonica Pentasport è un fiume in piena e analizza la partita di domenica scorsa ‘attaccando’ l’atteggiamento della Fiorentina, ma soprattutto quello di Albert Gudmundsson: “L’islandese mi ha fatto girare veramente le scatole. Ero lì a guardare la partita e alcune situazioni che abbiamo visto non sono belle da guardare. La cosa più fastidiosa è che non ci ha provato nemmeno a giocare o a essere decisivo. E’ stato sempre lì in mezzo al campo a fare due tocchetti, cavolo… datti da fare (lo ripete due volte – ndr), perchè se vuoi entrare in condizione ti fai dare palla nella metà campo avversaria e provi anche dribbling difficili due contro uno. I giocatori con le sue caratteristiche si devono esaltare per poter rientrare in condizione”.
“Tutti i giocatori che ho conosciuto e con cui ho giocato, tipo Rui Costa, Protti, Tovalieri, de Boer vivevano di fantasia e tecnica e grazie al loro tasso tecnico cambiavano le partite, ma soprattutto si trasformavano perché si esaltavano con le giocate. Poi vedo questo qua e nella mia testa mi dico: ‘devo sopportare questo che trotterella in mezzo al campo’. Ai miei tempi c’era anche il gruppo che ti dava forza e coraggio, sia in partita, ma anche in allenamento”.