Per Firenze intanto il numero 10 è diventato una sorta di tormentone perché la qualità è indiscussa, ma la resa non è stata finora all’altezza del talento. La nazionale islandese riconsegna comunque alla Viola un calciatore rigenerato e se l’ultima volta, a settembre, era rientrato in città con un piccolo fastidio fisico, questa volta nel suo trolley ci sono due gol, una traversa e due assist a riempirlo di autostima. Ha la fiducia della società così come dell’allenatore e non ci sono apparenti ostacoli alla sua esplosione a Firenze, anche se i numeri e le prestazioni fino ad ora raccontano altro. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.