La sfida tra Fiorentina e Milan di domenica 19 ottobre non è soltanto una questione di punti. È uno scontro di identità, motivazioni e, soprattutto, di panchine. In palio c’è molto più di una vittoria: per la Viola, c’è il tentativo di riscatto da un inizio di stagione nerissimo; per il Milan, la possibilità concreta di rimanere in zona scudetto dopo un avvio altalenante.
Ma è anche – e forse soprattutto – una questione personale tra due allenatori che si conoscono bene, e non da oggi. Stefano Pioli e Massimiliano Allegri si sono affrontati 23 volte, e il bilancio è impietoso per il tecnico viola: appena due vittorie, entrambe ottenute nella stagione 2022-23 alla guida del Milan contro la Juventus. Per il resto, un lungo elenco di sconfitte e qualche pareggio che, alla luce del contesto attuale, pesano come macigni.
Eppure, la sfida tra Pioli e Allegri è cominciata ben prima del fischio d’inizio del campionato. Il tecnico della Fiorentina, durante il ritiro estivo, non ha digerito l’esclusione della sua squadra dalle previsioni Champions del collega livornese:
“Allegri non ci ha messi tra le candidate alla Champions. L’ho scritto sulla lavagna ai miei giocatori.”
Una provocazione? Forse. Ma ora le parole pesano meno dei numeri. Proprio la partita del ritorno da grande ex a S.Siro potrebbe infatti rivelarsi decisiva per la permanenza del tecnico emiliano sulla panchina della Fiorentina.