A Lecce l’anno scorso fu una delle partite più strane e amare della stagione, da 3 punti in tasca a zero per colpa di due gol presi negli ultimi minuti. Pure l’andata a Firenze non era stata meno dolorosa: da 2-0 a 2-2 e altra vittoria buttata. Con quei 5 punti persi malamente la Viola avrebbe potuto assaltare la zona Europa League. Vediamo se stavolta con i Corvino boys andrà meglio. Il momento va coltivato, se vinci ancora forse si può cominciare a guardare alla stagione con più ottimismo.
Un passo falso rischia di dilapidare tutto l’entusiasmo post Milan, anche perché confermerebbe una tendenza: con le piccole fin qui si è faticato ben più che con le big e non se ne è cavata neanche una vittoria. C’è da immaginare che Palladino, sfilatosi appena in tempo dal tavolone dove qualcuno si preparava già a farlo tacchino nel giorno del Ringraziamento, punterà sulla squadra che ha dimostrato con il Milan di essere il miglior undici titolare. Però in tanti – mister compreso – aspettiamo risposte da chi finora ne ha date poche o non ne ha date alcuna.
Toc toc, Beltran, c’è nessuno? Pronto, Ikoné, ci senti? Qualcuno lasci un messaggio in segreteria a Sottil. Da qui in avanti e per un mese si va in campo ogni tre giorni e, se non sale il contributo di altri 4/5 giocatori, si fa dura. Mancherà anche stavolta Pongracic, l’ex di turno. Ma questa, visti i 16 milioni sborsati per prenderlo al posto di Milenkovic, potrebbe essere l’unica partita che il Lecce ha già vinto. Lo scrive La Repubblica
E SE GOSENS RIPOSASSE CONTRO IL LECCE?
Nazione: “Germania e tour de force, Gosens è in bilico. A Lecce spazio a Biraghi?”