30 Aprile 2025 · Ultimo aggiornamento: 15:22

Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
La Gazzetta attacca: “La Fiorentina faceva girare lenta la palla, non c’era nemmeno pressing”

News

La Gazzetta attacca: “La Fiorentina faceva girare lenta la palla, non c’era nemmeno pressing”

Redazione

18 Agosto · 10:11

Aggiornamento: 18 Agosto 2024 · 10:13

Condividi:

La verità è spesso una questione di prospettiva e, nel caso di questo pareggio tra Parma e Fiorentina, se lo si osserva da parte emiliana ci sono parecchi rimpianti per i troppi gol sbagliati, mentre se lo si guarda con gli occhi di un simpatizzante della Viola non si può che ringraziare per lo scampato pericolo. Già, perché è stato il Parma a fare la partita, soprattutto nel primo tempo, e ad avere le occasioni migliori (anche dopo la splendida realizzazione di Man al minuto 23).

Ciò significa che gli emiliani, che tornavano in Serie A dopo tre stagioni di purgatorio, hanno avuto la conferma che, per loro, c’è posto in paradiso. Hanno le qualità per starci: fisiche, tecniche, morali. Certo, ci sono parecchi dettagli da sistemare (in particolare la freddezza vicino alla porta: difetto che si trascina dalla passata stagione), però Pecchia ha una solida base sulla quale lavorare.

La Fiorentina, invece, è ancora un cantiere. Palladino chiede determinate cose, pretende che i difensori abbiano il coraggio di affrontare gli avversari nell’uno contro-uno, ma i suoi messaggi, per adesso, non sono stati completamente recepiti. Continuità Il Parma ha puntato sulle certezze che gli hanno garantito la promozione dalla Serie B e, in questo periodo della stagione, insistere su un copione che i giocatori hanno ormai mandato a memoria è positivo. Il 4-2-3-1disegnatodaPecchia è funzionale agli interpreti. La difesa, pur priva di capitan Delprato (squalificato), non è mai andata in sofferenza. Il centrocampo, sempre mobile e pronto a frequenti interscambi tra mediani e trequartista, ha pressato con continuità, ha recuperato palloni su palloni e ha verticalizzato con i tempi giusti.

Gli attaccanti, che sono il valore aggiunto di questa squadra date le loro qualità tecniche, sono stati devastanti nella prima parte della sfida. Bonny, recuperato in extremis da un leggero infortunio muscolare, è stato l’uomo che, con i suoi movimenti, ha dettato i movimenti di tutta la squadra. Inoltre, sugli esterni, la velocità di Mihaila e la fantasia di Man, hanno fatto la differenza. Di fronte a un avversario arrembante la Fiorentina è andata subito in difficoltà e non ha avuto la forza di ribattere colpo su colpo.

Il gol di Man, che ha aperto la partita, è stato il momento più alto di una prestazione collettiva di notevole livello. Prima avevano sfiorato la rete Mihaila e Sohm, in seguito ancora Sohm ha colpito la traversa. Ciò a dimostrare che della Viola, perlomeno nel primo tempo, non c’è quasi stata traccia. Colpani imbrigliato, Kean spaesato in mezzo alla difesa avversaria, Kouame poco incisivo. Reazione Nella ripresa tutti si attendevano la reazione della Fiorentina, e la reazione c’è stata.

Anche se, a livello di gioco, non è stata veemente. Il Parma ha arretrato il suo raggio d’azione, ha pressato con minore intensità (non si può andare a cento all’ora per tutta la partita), però la squadra di Palladino ha trovato pochi varchi per passare. Soltanto il gioiello su punizione di Biraghi ha salvato la Viola che, senza questa meravigliosa esecuzione, sarebbe probabilmente rimasta a secco. Il problema è che il pallone girava con troppa lentezza da destra a sinistra, e il Parma ha sempre avuto il tempo per coprire gli spazi. Altro problema per la Fiorentina: poco pressing e, di conseguenza, poche occasioni per le ripartenze. Kean ha bisogno di campo aperto per rendere al massimo: è stato servito poco. Cambi Raggiunto il pareggio, quando mancava un quarto d’ora al termine più il recupero, la Viola non ha avuto le energie per spingere sull’acceleratore e mandare al tappeto il Parma. Pecchia aveva sostituito i tre califfi dell’attacco e, di conseguenza, la qualità tecnica si era abbassata.

Nonostante ciò la Fiorentina è rimasta sulle sue e, dopo l’espulsione di Pongracic per doppia ammonizione al 38’ della ripresa, ha rischiato di finire al tappeto. Minuto 43, Cyprien è stato liberato da una bella sponda di Almqvist e, solo davanti a Terracciano, quando il pubblico già stava gridando al gol, ha pensato bene di calciare il pallone a lato. Sarebbe stato un premio per il Parma che, ai punti, ha meritato la vittoria. Ma il calcio non è il pugilato e conta chi la butta dentro. Certamente la Fiorentina, con gli ultimi acquisti sul mercato, avrà l’opportunità di sistemare l’impalcatura. Palladino avrà parecchio lavoro da fare, soprattutto per rendere imprevedibile la manovra offensiva e per velocizzare l’azione. Pecchia, invece, avrà il compito di far crescere Almqvist e Cancellieri, appena arrivati.

LA CHIAMATA DI COMMISSO DOPO LA PARTITA

Biraghi salva la Fiorentina con una perla, finisce 1-1 con il Parma. Pongracic espulso all’83’

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Testata giornalistica | Autorizzazione Tribunale di Firenze n.6004 del 03/11/2015
Edimedia editore | Proprietario: Flavio Ognissanti | P. IVA: IT04217880717
CHI SIAMO

© Copyright 2020 - 2025 | Designed and developed by Kobold Studio