La Fiorentina deve recuperare i leader. Recupero che nel caso di Giacomo Bonaventura è soprattutto di brillantezza mentale e atletica. Anche per il centrocampista marchigiano il 2024 sembra lontano anni luce dal 2023 e non uno attaccato all’altro. A dire il vero qualche segnale di inversione si era già visto tra novembre e dicembre, dovuto alla tallonite che ovviamente lo frenava se non addirittura a volte lo costringeva a stare fuori, ma poi gli affanni sono emersi chiari e lampanti da gennaio anche per il perdurare della situazione di stallo del rinnovo di contratto con un surplus di naturale nervosismo/insoddisfazione che certo non aiuta, anzi. I sei gol (l’ultimo il 3 dicembre alla Salernitana) e i due assist sono ormai un ricordo lontano: “Jack” c’è sempre stato nelle sei gare da gennaio a oggi, tirarsi indietro è concetti che non gli appartiene, ma è un altro Jack rispetto a quello visto nei primi tre-quattro mesi. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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