Nelle ultime ore, si sono scatenate feroci polemiche dopo le dichiarazioni rilasciate da Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, negli studi di Pressing. A margine dell’Assemblea di Lega, Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, ha risposto al giornalista. Che, ospite sul canale Twitch di Contro Calcio, ha voluto chiarire la sua posizione, queste le sue parole:
“C’è poco da spiegare, sono stato chiarissimo. Marotta lo conosco da 35 anni, è in Consiglio Federale e uno dei più ascoltati in Lega. Quando parla lui, parla lui. Questo è un dato di fatto assoluto. Qualcuno, però, ha voluto sottintendere altro e glielo lascio fare. Sono fuori dai social dal 2019, dal casino con Mihajlovic. Per me non esistono più, ma capisco che ci sia gente di qualità che interviene lì. Ero pagato per stare su Twitter, quando sono finiti i soldi me ne sono andato. Non credo ci sia un complotto in atto in favore dell’Inter.
Ma credo che ci siano persone non in grado di gestire questa situazione. In tanti si lamentano, credo che ci sia una questione da risolvere, quella della soggettività del VAR. Ora ognuno fa come cazzo gli pare. Il pensiero di un burattinaio non mi appartiene, me lo hanno messo in bocca. Il ruolo di dirigente è fondamentale. Ma non ho detto che può condizionare arbitri o altro. Ci sono dirigenti che operano e dirigenti improvvisati. Marotta è il dirigente più presente visto che potente non vi piace”
LA JUVENTUS NON VUOLE CEDERE KEAN
TMW, Juventus non apre al prestito di Kean. Stipendio da 4 milioni alto per la Fiorentina