Questo quello che scrive Benedetto Ferrara su La Nazione a commento del mercato della Fiorentina:
“Comunque la Fiorentina non ha superato solo il Torino, ma anche le insidie del caso Amrabat, una storia di Tweet, telefonate, gelo, esclusioni, scuse e lieto fine. Il marocchino se la cava con qualche fischio e il naso rotto, effetto karmico doloroso ma risolvibile. Amrabat giocherà con la maschera e ci sarà da capire se dietro di essa ci sarà lui, Saponara, Lupatelli o lo stesso Italiano. Lo capiremo dopo tre tocchi di palla.
Certo che se ti telefona Xavi ci sta che tu traballi un attimo e perdi il senso delle cose. E’ come se Roberto Carlos chiamasse Cristiano Biraghi, Klopp Venuti e Jimi Page Nek per riformare i Led Zeppelin. In tanti hanno lodato giustamente Barone e Pradè per la gestione del caso.
I due dirigenti non hanno tregua. A stretto giro hanno dovuto fare pace con Nico Gonzalez e poi con Jovic, che aveva visto bene di dire in una intervista che il suo obiettivo era andare in un top club. Tutto è stato sedato dalle scuse del giocatore e dai classici fraintendimenti con i media che funzionano sempre, così insegnano anche molti politici. Ma la verità è che i tifosi sanno benissimo come funzionano le cose in un mondo di professionisti.
Ma un conto è saperlo (in attesa che la Fiorentina diventi un top club), un altro sentirselo dire, soprattutto se nel frattempo passeggi in area di rigore con l’aria di uno che passa da lì per caso. Ma la pace con la gente che soffre e paga per star vicino al suo grande amore la si trova solo facendo quello per cui ti pagano: in questo caso dei gol. E questo ha fatto Jovic, ritrovando così un po’ di serenità e magari, chissà, perfino se stesso. Così ci auguriamo.”
Pedullà: “Xavi scorretto con la Fiorentina, Barcellona senza soldi. Commisso ha ragione su tutto”