
Come scrive il Corriere fiorentino, Dario Nardella vuole vincere la partita dello stadio, e per farlo è pronto anche a camminare da solo. Il sindaco sta da tempo lavorando per trovare quei circa 100 milioni che servono a coprire interamente il progetto di riqualificazione dell’intero quartiere. Nardella ha attivato canali con il Credito Sportivo e con la Banca Europea degli Investimenti, ma ultimamente si è mosso anche per ottenere ulteriori fondi europei del Pnrr.
Il bando per il restyling di Campo di Marte infatti prevede nuovi parcheggi, la tramvia, l’area commerciale (quella che teoricamente potrebbe interessare Commisso), spazi verdi, la semi-pedonalizzazione di viale Paoli, un sottopasso e piste ciclabili, per creare «cultura, meeting e businness in un’area sostenibile e a carattere sportivo». Caratteristiche che vanno nella direzione richiesta dall’Europa e che quindi hanno possibilità di successo nella corsa ai fondi del Piano Nazionale.
Lo studio Deloitte, azienda di consulenza conosciutissima nel mondo della finanza non solo sportiva, fu presentato dalla Fiorentina dopo l’insediamento di Commisso e in effetti presentava numeri simili a quelli di cui parla Nardella: da 85 milioni fatturati nella stagione 2018/19, il club, si leggeva, con il nuovo Franchi avrebbe visto crescere gli introiti «fino a raggiungere i 225 milioni l’anno». La Fiorentina, dal canto suo, aspetta di conoscere il progetto vincitore e solo dopo sceglierà se investire i 30 milioni per l’are commerciale.
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